50 ANNI DALLA MORTE DI TOTO’, GRANDE FESTA AL RIONE SANITA’

MATTARELLA, L’ITALIA E’ ORGOGLIOSA DELLA SUA GENIALE EREDITA’

Cinquant’anni moriva Antonio De Curtis, per tutti Toto’. Fa festa per ricordarlo il Rione Sanita’, la sua casa a Napoli. Lo ricorda per tutti gli italiani il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che sottolinea come il Paese sia ‘orgoglioso della sua geniale eredita”. 

E’ stata inaugurata questa mattina, a 50 anni dalla morte del Principe Antonio de Curtis, in arte Totò, la riqualificazione urbana di largo Vita, nel rione Sanità, a Napoli, dove è stato posto il monolite dedicato a Totò. Alla cerimonia, celebrata in occasione del cinquantesimo anniversario dalla sua scomparsa, hanno partecipato tra gli altri Elena Anticoli de Curtis, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, don Antonio Loffredo, parroco del rione Sanità. L’immagine stilizzata di Totò, proposta dal maestro Giuseppe Desiato, indica la scelta di affidare a Totò il compito di fare da mediatore, di agevolare l’accesso e l’incontro con il visitatore, di invitarlo a entrare per conoscere il senso e alimentare il rispetto per i luoghi e per gli uomini e le donne che contraddistinguono il Rione Sanità.

La riqualificazione degli spazi esterni e le scelte sull’arredo urbano delle due piazze sono state predisposte dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli e condivise con i residenti del Rione in una sorta di progettazione partecipata. L’inaugurazione è stata preceduta da un momento commemorativo, nel chiostro della basilica della Sanità, dedicato a Totò a 50 anni esatti dalla sua morte. L’iniziativa rientra tra una serie di eventi organizzati per ricordare l’artista partenopeo dalla Fondazione di Comunità San Gennaro, la Regione Campania e la Fondazione Campania dei Festival.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Ricorrono i cinquanta anni dalla scomparsa del Principe Antonio de Curtis, in arte Toto’, straordinario interprete dello spettacolo comico teatrale e cinematografico italiano, drammaturgo, poeta, paroliere e cantante, dotato di sapiente maestria e genio creativo, che ha saputo sollecitare l’attenzione di intere generazioni. Mimo eccezionale, erede della tradizione partenopea della commedia dell’arte, e’ stato autentico interprete dell’arte petroliniana della spontaneita’, raggiungendo, con determinazione e slancio creativo, la celebrita’ sin dagli esordi, segnato da esperienze che lasceranno un’ombra di malinconia in tutta la sua vita. Prima nel caffe’ concerto, poi nelle riviste di piu’ grande successo, e infine nel cinema, ha rappresentato, con straordinaria immedesimazione e raffinata tecnica di recitazione, variopinti personaggi dai caratteri esuberanti, ammantati di una insuperabile comicita’. Il marionettismo di Toto’, fatto di smorfie e impossibili disarticolazioni, lascia, con innata ironia, un memorabile contributo alla vicenda italiana, fatto di lucida rappresentazione del Paese afflitto dalle difficolta’ della guerra, di satira irriverente, di fedele interpretazione delle aspirazioni del nostro popolo. Il fecondo repertorio delle sue canzoni, il fraseggio insistito dei personaggi resi celebri dalle numerose pellicole, vivono ancora oggi nell’intercalare della gente, in un ricco vocabolario di frasi anagrammate e deformazioni lessicali entrate a pieno titolo nel patrimonio linguistico degli italiani. Della grande maschera della commedia dell’arte italiana, premiata con il Nastro d’Argento in ‘Guardie e Ladri’ di Steno e Monicelli e in ‘Uccellacci e Uccellini’ di Pasolini (e da ultimo insignito della Laurea Honoris Causa alla memoria da parte dell’Universita’ Federico II di Napoli), resta una geniale eredita’ culturale di cui il nostro Paese puo’ essere orgoglioso”. 

Omaggio a Toto’, nel cinquantenario della morte, anche dal Calcio Napoli. Sul sito Internet della SSC Napoli Insigne, Hamsik, Reina, Callejon, Albiol, Maggio, Giaccherini, con in testa la famosa bombetta del grande comico ripetono alcune della sue battute piu’ famose, tratte dai film, in un video di poco meno di 1′ girato sul campo da gioco a Castel Volturno. “Vogliamo ricordare la memoria di Antonio de Curtis attraverso le sue frasi piu’ celebri, divenute un cult nell’immaginario artistico italiano e mondiale, interpretate simpaticamente nell’occasione dai calciatori azzurri”, afferma il club azzurro. “Un modo per ricordare il Principe della risata, interprete universale della napoletanita’ e monumento immortale che vivra’ per sempre nel nostro cuore”, conclude la SSC Napoli. 

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