
E’ durato tre ore il vertice a 11 tra i leader europei a Parigi. All’Eliseo il presidente francese Emmanuel Macron ha accolto i leader di sei paesi Ue – la premier Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il primo ministro polacco, Donald Tusk, quello spagnolo, Pedro Sanchez, quello dei Paesi Bassi, Dick Schoof, e la premier danese Mette Frederiksen – oltre al primo ministro britannico Keir Starmer, il presidente del Consiglio europeo António Costa, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il segretario generale della Nato, Mark Rutte. Sul tavolo il futuro dell’Ucraina alla luce delle recenti posizioni degli Stati Uniti per trovare un accordo con la Russia che ponga fine alla guerra. Prima dell’incontro, Macron ha parlato al telefono con Donald Trump. “La sicurezza dell’Europa è a un punto di svolta. Riguarda l’Ucraina, ma riguarda anche noi. Abbiamo bisogno di una mentalità di urgenza. Abbiamo bisogno di un’impennata nella difesa”, scrive von der Leyen prima di raggiungere gli altri leader.
“Questo è l’inizio di un processo, che continuerà con il coinvolgimento di tutti i partner impegnati per la pace e la sicurezza in Europa. L’Unione europea ei suoi Stati membri svolgeranno un ruolo centrale in questo processo”, afferma il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa. “L’Europa vuole la pace. Una pace che preservi i principi sui quali si sostiene l’ordine internazionale”. Lo ha scritto su X il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, nel corso dei lavori del vertice europeo . “Una pace giusta per l’Ucraina e l’architettura della sicurezza europea sono inseparabili”, ha aggiunto Sanchez.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che l’Europa e gli Stati Uniti devono sempre agire insieme in materia di sicurezza, dopo i colloqui con i leader europei in risposta alla svolta politica di Washington sull’Ucraina. “Non ci deve essere alcuna divisione sulla sicurezza tra Europa e Stati Uniti – ha detto Scholz -. La Nato si basa sul fatto che dobbiamo sempre agire insieme e condividere i rischi, garantendo così la nostra sicurezza”. “Credo che sia del tutto prematuro e inappropriato parlarne ora”, ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, parlando con i giornalisti dopo aver lasciato il vertice all’Eliseo, rispondendo a una domanda sulla possibilità di inviare truppe europee di pace in Ucraina. “Non siamo ancora alla pace, ma nel mezzo di una guerra che la Russia sta ancora portando avanti”, ha aggiunto Scholz.
“Nessuna decisione sull’Ucraina senza l’Ucraina”: lo ha ribadito il premier polacco Donald Tusk al termine del minivertice svoltosi a Parigi , ribadendo inoltre che qualsiasi ritmo in Ucraina dovrebbe essere giusta e duratura. Tusk ha inoltre sottolineato come i leader europei abbiano concordato sull’importanza di una stretta cooperazione tra Ue e Stati Uniti sui prossimi passi e ribadito l’importanza di allentare le regole europee in modo che le spese per la Difesa superiori al 2% del PIL siano esentate dalla procedura per deficit eccessivo.
Il governo ungherese ha criticato l’incontro di Parigi, definito “filobellico”. L’Ungheria, guidata dal primo ministro nazionalista Viktor Orban , amico intimo di Vladimir Putin, ha parlato di un vertice di “persone frustrate” che “non vogliono la pace”. “Coloro che continuano a gettare benzina sul fuoco da tre anni si riuniscono oggi a Parigi “, ha affermato il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto, denunciando “una strategia errata di coloro che continuano a provocare un’escalation”. “A differenza di loro, noi sosteniamo le aspirazioni di Donald Trump”, ha detto.