
Stati Uniti e Houthi avrebbero raggiunto un accordo per un cessate il fuoco mirato a garantire la “libertà di navigazione” nel Mar Rosso. La notizia giunge dopo l’annuncio del presidente americano Donald Trump, secondo cui Washington avrebbe posto fine agli attacchi contro i ribelli yemeniti in cambio della cessazione degli assalti alle navi mercantili e militari. Tuttavia, l’intesa non conterrebbe alcun riferimento diretto al lancio di missili e droni contro Israele, suscitando, secondo fonti israeliane, preoccupazione e irritazione a Tel Aviv. Si tratterebbe, almeno, della terza volta che la leadership israeliana verrebbe informata a fatti compiuti di contatti tra il suo storico alleato e i suoi nemici, dopo l’apertura di colloqui diretti con Hamas e i negoziati sul nucleare iraniano.
Un portavoce del gruppo Houthi ha dichiarato ad Al Jazeera che l’accordo “serve la causa palestinese e mette in imbarazzo Israele”, aggiungendo che non fermerà gli attacchi contro lo Stato ebraico. “Continueremo a colpire le navi israeliane finché gli aiuti non saranno consegnati a Gaza”, ha affermato il portavoce, avvertendo che verrà valutato “qualsiasi futuro sostegno americano a Israele” per determinare la posizione del gruppo.
Mohammed Abdul-Salam, capo negoziatore degli Houthi, ha precisato a Reuters che “l’accordo non include Israele in alcun modo, forma o aspetto”. Un funzionario israeliano, parlando con l’Associated Press, ha espresso la sorpresa di Gerusalemme per l’intesa, manifestando preoccupazione per le possibili conseguenze sulla prosecuzione delle ostilità con i ribelli.
Secondo quanto riportato dal New York Times, citando due fonti iraniane, l’Iran avrebbe esercitato la sua influenza sugli Houthi per indurli ad accettare l’accordo come elemento di scambio nei negoziati sul programma nucleare, che vedranno Teheran e Washington impegnate nel quarto round di colloqui sabato prossimo.
Il ministro degli Esteri dell’Oman, Badr Albusaidi, che ha partecipato ai negoziati tra Washington e gli Houthi, ha reso noto che “nessuna parte prenderà di mira l’altra, garantendo la libertà di navigazione e il regolare flusso del traffico commerciale internazionale” nel Mar Rosso.
Alla Casa Bianca, il presidente Trump ha dichiarato che i ribelli si sarebbero “arresi” dopo una campagna di bombardamenti statunitense durata sette settimane e che avrebbe causato 300 morti. “Gli Houthi hanno annunciato che, semplicemente, non vogliono combattere”, ha affermato Trump. “E noi onoreremo questa promessa, fermeremo i bombardamenti, e loro hanno capitolato. Dicono che non faranno più saltare in aria le navi, e questo è lo scopo di quello che stavamo facendo”.