
Si è spento all’età di 88 anni una leggenda degli scacchi, il russo Boris Vasilievich Spassky. Originario dell’allora Leningrado, è diventato campione del mondo nel 1969 battendo Tigran Petrosian, e ha conservato il titolo fino al 1972, quando fu sconfitto dall’americano Bobby Fischer a Reykjavik in quello che è passato alla storia come il “Match del Secolo”. Spassky ha fatto parte anche del team sovietico nelle sette Olimpiadi degli scacchi, dal 1962 al 1978, collezionando 13 medaglie fra individuali e a squadre.
Perse il titolo contro lo statunitense Fischer nel 1972 in un incontro entrato nella leggenda. La competizione si svolse a Reykjavík, in Islanda, all’apice della guerra fredda e venne vista come un simbolo del confronto politico tra USA e Urss. In seguito alla vittoria di Fischer, Spasskij ritornò a casa finendo in disgrazia. Nel 1992 Fischer, dopo 20 anni di lontananza dagli scacchi, riemerse per organizzare una ‘rivincita del XX secolo’ contro Spasskij nel Montenegro ed a Belgrado, una riedizione del campionato del mondo del 1972. Questa fu l’ultima grande sfida di Spasskij.