ADDIO A IMRE KERTESZ, PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA NEL 2002. FU PRIGIONIERO DEI NAZISTI. AVEVA 86 ANNI

Imre Kertesz, lo scrittore ungherese Nobel della letteratura nel 2002 e’ morto a Budapest all’eta’ di 86 anni. Lo ha annunciato la sua casa editrice, Magveto Kiado, precisando che lo scrittore si e’ spento oggi all’alba nella sua casa nella capitale ungherese dopo una lunga malattia. Kertesz, reduce dei campi di sterminio nazisti, ha descritto la tremenda esperienza in ‘Essere senza destino’ il suo piu’ famoso romanzo.

Addio allo scrittore ungherese IMRE Kertesz, premio Nobel per la Letteratura 2002. L’autore di “Essere senza destino”, testimone della tragedia della Shoah, è morto stamani all’alba nella sua casa di Budapest dopo una lunga malattia. Aveva 86 anni. L’annuncio della scomparsa è stato diffuso dalla sua casa editrice Magveto Kiado.

Il resoconto semiautobiografico dell’Olocausto che costituisce l’argomento della sua trilogia (AdnKronos) – Nato a Budapest il 9 novembre 1929 da una famiglia borghese ebrea, Kertesz nel 1944 venne deportato ad Auschwitz e poi trasferito in altri campi di concentramento rientrando, dopo la liberazione, in Ungheria. Lo scrittore è noto per il resoconto semiautobiografico dell’Olocausto che costituisce l’argomento della trilogia composta da “Essere senza destino”, “Fiasco” e “Kaddisch per il bambino non nato” (tutti e tre i romanzi sono stati tradotti in italiano da Feltrinelli). Il libro “Essere senza destino” (Feltrinelli, 1999, premio Flaiano 2001) per molto tempo non ha trovato un editore in Ungheria, una volta uscito, nel 1975, è stato ignorato e il suo autore messo al bando.Kertesz, che ha dovuto attendere il crollo del muro di Berlino per vedere riconosciuta la propria opera, in patria e all’estero, ha vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 2002 “per una scrittura che sostiene la fragile esperienza dell’individuo contro la barbarica arbitrarietà della storia”. Tra i suoi riconoscimenti anche il Premio Lettura del Grinzane Cavour nel 2008. Feltrinelli ha pubblicato anche i romanzi “Liquidazione” (2005), “Storia poliziesca” (2007) e “Dossier K”. (2009). “Essere senza destino”, il suo primo e più famoso romanzo, descrive l’esperienza di un ragazzo ungherese di quindici anni nei campi di sterminio nazisti di Auschwitz, Buchenwald e Zeitz. Il romanzo, scritto in dieci anni, è basato sull’esperienza diretta dell’autore. Kertesz ha dichiarato: “Ogni volta che penso a un nuovo romanzo penso a Auschwitz”.

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