
Un’uscita di scena imposta dagli scandali e suggellata da un’umiliazione storica. Il Principe Andrea, figlio della Regina Elisabetta II e ‘pecora nera’ della Famiglia Reale, ha annunciato la rinuncia a tutti i suoi titoli reali residui, inclusa l’onorificenza di Duca di York. La decisione, maturata dopo un colloquio con il fratello maggiore, Re Carlo III, segna l’epilogo di anni di polemiche legate soprattutto alla sua controversa amicizia con il defunto faccendiere e molestatore sessuale Jeffrey Epstein.
“Abbiamo concluso che le continue accuse su di me rappresentano una distrazione per il lavoro di Sua Maestà e della Famiglia Reale,” ha dichiarato il 65enne in un comunicato freddo e conciso. Andrea, pur continuando a “negare vigorosamente le accuse” nei suoi confronti, ha aggiunto di aver agito per mettere al primo posto “il dovere verso la mia famiglia e il mio Paese”.
La revoca, di fatto imposta da Re Carlo, rappresenta un evento senza precedenti recenti per la monarchia. L’accademico Anthony Seldon, intervistato dalla BBC, ha sottolineato che un precedente simile risale a oltre un secolo fa: quando il Principe Charles Edward fu privato del titolo di Duca di Albany nel 1919 per aver combattuto con l’esercito tedesco durante la Prima Guerra Mondiale.
“Guardando le cose in una prospettiva storica, si tratta dunque di un passo molto, ma molto significativo,” ha commentato Seldon, evidenziando come la persistenza degli scandali abbia costretto il Palazzo ad agire con durezza.
Già escluso da tempo dagli incarichi di rappresentanza e privato dei gradi militari in seguito alle prime rivelazioni, il terzogenito di Elisabetta II perde ora l’ultimo titolo di rilievo. L’onda montante delle nuove accuse e l’imbarazzo per l’associazione tra il suo nome e la storica città di York, sollevato anche da esponenti del Parlamento, avrebbero accelerato la mossa di Palazzo.
L’ultimo passo forzato arriva in un momento in cui i media rilanciano le rivelazioni sul dossier Epstein, che includono le accuse della vittima Virginia Giuffre (seppur negate da Andrea) e nuovi sospetti legati a frequentazioni con personaggi discutibili. Nonostante le smentite, il Principe Andrea si era già piegato in passato al pagamento di un indennizzo multimilionario per chiudere una causa civile con Giuffre.
Nonostante la rinuncia agli onori e ai titoli di Duca, ad Andrea resta il rango di Principe, garantitogli per diritto di nascita in quanto figlio di un monarca. Per lo stesso principio, egli conserva la sua posizione – l’ottava – nella linea di successione al trono di Carlo III. Tuttavia, come sottolineano i media, questo atto segna la sua definitiva scomparsa dalla scena pubblica della Royal Family.
L’unica “consolazione” concessa da Re Carlo e dal Principe William è stata la possibilità di annunciare personalmente la rinuncia, nel tentativo di presentarla, seppur invano, come un gesto volontario e non come la traumatica epurazione che conclude la sua carriera all’interno della Casa Windsor.