
La segretaria del PD critica l’esecutivo su diversi fronti, accusandolo di “interventismo” nel “risiko bancario” e di “sottovalutare” il tema dei dazi. La leader dem lancia un appello per un’Europa più unita per non essere “schiacciata” da Usa e Cina.
La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, è intervenuta a tutto campo al Forum Teha di Cernobbio, lanciando pesanti accuse contro il governo e la sua gestione economica e internazionale. La leader dem ha toccato vari temi, dalle banche ai dazi, fino al futuro dell’Europa.
Il primo punto di scontro con l’esecutivo è stato il cosiddetto “risiko bancario”. Schlein ha accusato il governo di un “interventismo” inopportuno nel settore, dove il suo ruolo dovrebbe essere quello di “arbitro imparziale”.
“L’unico interventismo che abbiamo visto in economia da parte di questo Governo è quello sul Risiko bancario, dove invece il ruolo sarebbe quello di arbitro imparziale, ma invece abbiamo visto una partita politica fatta a sostegno di cordate considerate amiche”, ha dichiarato la segretaria del PD. Ha poi concluso la sua invettiva con una promessa: “Saremo noi a difendere il buon funzionamento delle regole di mercato su queste operazioni”.
Elly Schlein ha puntato il dito anche sul tema dei dazi, affermando che sono “spariti dal dibattito italiano”. La segretaria dem ha criticato la premier Meloni per non averne parlato e ha accusato il governo di aver “sottovalutato” e “minimizzato” gli impatti di queste misure.
“Un vicepremier ha detto che sarebbero stati una opportunità per le imprese, ma chiedetelo alle imprese”, ha affermato Schlein, ricordando le stime di Confindustria che parlano di una potenziale perdita di 20 miliardi di export e 100mila posti di lavoro nel prossimo anno. La leader dem ha chiesto spiegazioni al governo sul piano da 24 miliardi di cui “si sono perse le tracce” per sostenere le imprese.
Nel suo intervento, la segretaria del PD ha parlato anche del ruolo dell’Europa. Ha ripreso le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sull’esigenza di un “salto in avanti” nell’unità europea per superare l’unanimità.
“L’Europa si trova di fronte a un bivio”, ha detto Schlein, mettendo in guardia che il continente “rischia di essere spazzata via davanti alla aggressività di Putin e Trump e all’espansionismo cinese”. “Rischiamo di essere schiacciati come un vaso di coccio fra 2 vasi di ferro”, ha concluso, invitando a una maggiore cooperazione e a tessere relazioni più profonde con i partner storici.