
Una serie di avvistamenti di droni sospetti sta creando scompiglio nei cieli del Nord Europa, costringendo alla chiusura di diversi aeroporti e sollevando l’allerta per possibili “attacchi ibridi”. La situazione si aggrava con l’arresto di due minorenni olandesi, accusati di spionaggio per conto di Mosca.
L’aeroporto di Aalborg, in Danimarca, ha riaperto dopo essere stato chiuso per circa un’ora a seguito dell’avvistamento di un drone. L’episodio, avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì, ha fatto seguito ad altri allarmi droni segnalati sopra gli aeroporti di Esbjerg, Sonderborg e la base aerea di Skrydstrup. Un ulteriore allarme ha costretto alla chiusura anche l’aeroporto di Copenaghen.
Il primo ministro danese, Mette Fredriksen, ha descritto questi voli come parte di “attacchi ibridi” potenzialmente legati alla Russia, sebbene Mosca abbia negato ogni coinvolgimento. Episodi simili sono stati segnalati anche in Polonia, Romania e Norvegia, a cui si aggiungono le recenti incursioni di caccia russi nello spazio aereo estone.
Nel frattempo, la polizia olandese ha arrestato due diciassettenni, accusati di spionaggio probabilmente a favore della Russia. L’arresto, riportato dal quotidiano De Telegraaf, solleva ulteriori interrogativi sul coordinamento e la natura di questi eventi.
Anche la Svezia è in allerta. La polizia ha segnalato l’avvistamento di due droni, simili a quelli danesi, sopra la città di Karlskrona, a circa dieci chilometri da una base navale. Secondo il responsabile delle indagini, Mattias Lundgren, i droni sono di grandi dimensioni e le segnalazioni arrivano da diverse aree dell’arcipelago.