
‘Non ho detto che è colpa del magistrato come qualcuno sciaguratamente ha riportato. Se le carceri sono sovraffollate è perché c’è chi commette reati e non perché i magistrati sono cattivi. I magistrati fanno il loro dovere’. Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio a margine del convegno ‘La magistratura nel disegno costituzionale. I vari progetti di modifica’, organizzato dall’Associazione nazionale magistrati – Sezione autonoma magistrati a riposo. ‘Se poi per qualcuno avrei detto che è colpa dei magistrati, come se mandassero in galera degli innocenti, questa è malafede’, aggiunge, bollando come una ‘stupidagine’ l’interpretazione diffusa ieri. ‘Si dice sempre che le parole vengono travisate, in questo caso sono state chiarissime – prosegue -: in prigione si entra perché si commettono dei reati, ma non è il governo che decide chi mandare in prigione chi commette un reato ma il magistrato’.
‘Io per 35 anni ho mandato in carcere persone che commette reati e rispetto alle parole del ministro ero un po’ perplesso, ma comunque ha chiarito e va benissimo’. Così Cesare Parodi in riferimento alle parole del ministro della Giustizia Carlo Nordio, che ha chiarito le parole dette ieri sul sovraffollamento carcerario, proprio rispondendo al presidente Anm. ‘È un chiarimento che molti colleghi si aspettavano, l’ho voluto chiedere senza polemiche’.
Riguardo alla riforma il ministro ha detto: ‘spero che un’atmosfera di dialogo cominci già prima di quando si andrà al referendum in modo che non si arrivi a uno scontro frontale nel quale avrebbe da perdere solo l’Italia’. ‘Qui non si parla di chi vince o chi perde, ma si parla di dare ai cittadini italiani una riforma che si allinei con tutti i paesi democratici dove esiste un processo penale accusatorio’, ha concluso Nordio. ‘Sono disponibile a un dialogo continuo ea tutti i costi’. Così il presidente dell’Anm Cesare Parodi. ‘L’Associazione in maniera compatta ha espresso grosse perplessità sulla riforma – ha aggiunto -. Abbiamo preoccupazioni tecniche concrete e nessuna volontà di dire per forza ea tutti i costi no. Non siamo degli oppositori ma persone responsabili che si pongono problemi e cercano di dare risposte’.