CARO BOLLETTE: IL CDM VARA IL DECRETO AIUTI PER I PRIMI 9 MILIARDI

CARTELLE ESATTORIALI CANCELLATE SOTTO I MILLE EURO, SCONTATE FINO A TREMILA. RINNOVATO IL CONTRATTO SCUOLA, A NATALE AUMENTI DA 100 EURO ARRETRATI PER 2 MILA EURO. VALDITARA, UNA GIORNATA STORICA 

Il consiglio dei ministri ha approvato le misure contro i rincari energetici per 9 miliardi di euro. Il decreto Aiuti quater prevede la proroga fino a fine anno dei crediti di imposta e del taglio alle accise, l’aumento a 5mila euro del tetto al contante, la norma per l’incremento della produzione di gas naturale, la rateizzazione delle bollette per le imprese, sostegni agli autotrasportatori italiani, il via libera alla norma sblocca-lavori, la revisione del Superbonus al 90% dal gennaio 2023 e le norme sblocca-trivelle. Sul superbonus si registra il disappunto di Forza Italia, secondo cui è “sbagliato cambiare senza svolgere una riunione di confronto”. Complessivamente gli aiuti ammonteranno a 21 miliardi. Meloni ai sindacati: “La situazione non e’ facile, collaborazione e non contrapposizione”.

“Faremo una Pace fiscale di buon senso. Le cartelle sotto i 1000 euro precedenti al 2019 saranno sanate, per quelle tra i 1000 e 3000 faremo il saldo e stralcio, oltre i 3000 faremo una tregua fiscale: chi ha pagato nei tempi dovuti pagherà di meno ma rimettiamo in carreggiata chi non lo ha fatto”. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza Giovanbattista Fazzolari a Porta a Porta, su Rai 1.

Primo voto della XIX legislatura. Camera e Senato hanno approvato lo scostamento di bilancio e la Nota di aggiornamento al Def. Si tratta del primo provvedimento che il governo guidato da Giorgia Meloni ha sottoposto all’esame del Parlamento. E le opposizioni hanno risposto votando a favore, in entrambi i due rami, della risoluzione sul piano di rientro dal deficit, per la cui approvazione era richiesta la maggioranza assoluta. 

Prima dell’esame in Aula, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e’ stato sentito in audizione dalle commissioni Speciali di Camera e Senato. Il titolare del Mef ha confermato la linea del “realismo, che contraddistingue l’approccio adottato dal governo” e che “comporta un attento monitoraggio dell’evoluzione complessiva del quadro nazionale e internazionale, che consente di intervenire tempestivamente laddove ve ne fosse la necessita’ per fronteggiare i possibili rischi di recessione che potrebbero toccare anche l’Italia”. 

E il lavoro, “la priorità delle priorità”, dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ai sindacati nel primo faccia a faccia a Palazzo Chigi con Cgil, Cisl, Uil e anche l’Ugl. Sul tavolo del primo confronto del nuovo governo nella sala Verde con le parti sociali (venerdì ci saranno le associazioni delle imprese) approdano tutti i temi aperti, dalle emergenze alle riforme, con le richieste e le proposte. La premier ascolta e assicura la disponibilità a portare avanti il confronto, mettendo da parte “i preconcetti” e assicurando trasparenza e lealtà ma chiedendo “un supplemento di responsabilità” da parte di tutti: “Stiamo affrontando il momento più difficile della storia della Repubblica”. L’approccio è “di totale apertura e rispetto. Dove ci porterà questo confronto dipenderà dell’approccio e dalla disponibilità di ciascuno di noi”, chiarisce Meloni. 

CONTRATTO SCUOLA, A NATALE AUMENTI DA 100 EURO ARRETRATI PER 2 MILA EURO. Subito un incremento medio di 100 euro lordi entro Natale a cui si aggiungeranno gli arretrati per una media di 2000 euro ma anche di più per alcuni, che andranno ad aggiungersi allo stipendio e alla tredicesima, oltre a risorse per un successivo accordo: è l’intesa firmata per 1,2 milioni di lavoratori del comparto scuola dai sindacati e dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara dopo oltre 7 ore di confronto al dicastero di Viale Trastevere per il rinnovo del contratto che attendeva la firma da 4 anni. “Oggi è una giornata storica”, commenta il ministro. 

Facci sapere cosa pensi