CASO ALMASRI. MELONI, ‘DA PROCURA ATTO VOLUTO. A CHIUNQUE CADREBBERO LE BRACCIA’
‘QUELLO CHE STA ACCADENDO E’ UN DANNO ALLA NAZIONE. SE ALCUNI GIUDICI VOGLIONO GOVERNARE SI CANDIDINO’
“L’atto era chiaramente un atto voluto; tutti sanno che le procure in queste cose hanno la loro discrezionalità come del resto è dimostrato dalle numerosissime denunce che i cittadini hanno fatto contro le istituzioni e sulle quali si è deciso di non procedere con l ‘iscrizione nel registro degli indagati. Pensiamo al periodo del covid io potrei fare decine di esempi tutti potremmo fare decine di esempi dopodiché io penso che insomma a chiunque nei miei panni di fronte a questa vicenda cadrebbero un po’ le braccia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni IN video collegamento con l’evento ‘La Ripartenza’, organizzato a MIlano dal giornalista Nicola Porro. “Ieri mi ritrovo sulla prima pagina del Financial Times con la notizia che sono stata indagata: se in Italia capiscono cosa sta accadendo, all’estero non è la stessa cosa”, dice la premier Giorgia Meloni. “Quello che sta accadendo è un danno alla Nazione” e “mi manda ai matti”, attacca la presidente del Consiglio. Alcuni giudici “vogliono decidere” le politiche ambientali, industriali, dell’immigrazione, su come riformare la giustizia e spendere le risorse”, ma “se hanno voglia di governare, allora si candidino alle elezioni”, ha affermato il presidente del Consiglio.
“I contrappesi servono – ha sottolineato la premier – perché se io sbaglio gli italiani mi mandano a casa, ma se a commettere errori sono loro, nessuno può dire niente”. “Agli italiani dico, ancora una volta, finché ci siete voi ci sarò anche io. Non intendo mollare di un centimetro – incalza Meloni – almeno fino a quando saprò che la maggioranza degli italiani è con me”. “Nel mese di gennaio ho fatto 73 ore di volo. Qualcuno mi critica perfino perché porto mia figlia con me all’estero… Quando la dovrei vedere? Ho fatto 73 ore di volo perché sono consapevole del fatto che ogni viaggio” rappresenta “porte aperte per le nostre imprese, che significa posti lavoro e investimenti”, ha detto Meloni. E ancora: “La magistratura svolge un ruolo fondamentale, è una colonna portante, ma nessun edificio si regge su una colonna una sola”.
“La battaglia che noi stiamo cercando di condurre è forse anche più grande di un programma di governo, direi che va anche oltre la destra e la sinistra, perché è la battaglia per un’Italia normale e io penso che anche a sinistra ci sia un sacco di gente che vorrebbe un’Italia normale, cioè un’Italia normale nella quale una persona per bene non deve avere paura dello Stato, non deve avere paura della giustizia, non deve avere paura del fisco, non deve avere paura della burocrazia, un’Italia nella quale non sia più considerato normale o comunque inevitabile, perché noi parliamo come se fossero cose normali, di cose che normali non sono”, ha detto Meloni.
“In questo scenario ieri mi ritrovo sulla prima pagina del Financial Times con la notizia che sono stata indagata. E se in Italia i cittadini capiscono perfettamente che cosa sta accadendo, all’estero non è la stessa cosa. Allora, secondo voi lo stesso fondo di investimento norvegese che ha appena comprato 8 miliardi di titoli di Stati italiani, dopo aver letto questa notizia, è più portato a comprarne 9 oppure 7 o magari 0 Il punto è che quello che sta accadendo è soprattutto un danno che si fa alla nazione, che si fa alle sue opportunità, che si fa alle sue speranze, che si fa alle sue occasioni. Ecco che cosa mi manda francamente un po’ ai matti”, ha affermato la premier Giorgia Meloni intervenendo nel video all’evento ‘La Ripartenza’. “Ogni ora volata, ogni viaggio, ogni accordo che si string, sono fondamentalmente porte aperte o porte che si aprono per le nostre imprese, il che significa posti di lavoro, possibili investimenti”, ha rivendicato Meloni . “Il lavoro che io cerco di fare ci permette di dire, volendo fare una battuta, che, dal ghiaccio dei fiordi fino alla sabbia del deserto, il mondo è tornato a guardare con interesse all’Italia, è tornato a puntare sull’Italia, sulle nostre imprese, sulle nostre capacità, sulle nostre eccellenze. Il merito non è principalmente mio, è sempre delle imprese e dei lavoratori. Però c’è anche qualcosa che è cambiato rispetto al passato, e cioè che ora c’è un Governo che cerca di dare il massimo per creare le condizioni anche di stabilità, di credibilità, di autorevolezza per far esprimere al massimo il potenziale di queste aziende” ha rimarcato il presidente del Consiglio. “Lo spread, che misura alla fine la fiducia nella solidità del nostro sistema, è sceso di oltre la metà da quando ci siamo insediati, e non è un fatto filosofico, significa miliardi risparmiati sugli interessi da pagare sui titoli di Stato che tornano ai cittadini per essere spesi in altro”. Così il presidente del Consiglio.
“Non è normale – ha proseguito la premier – e non è inevitabile che i governi li scelga il palazzo e non il popolo, non è normale e non è inevitabile che alcuni magistrati politicizzati cerchino di colpire chi non è politicamente schierato con loro, non è normale, non è inevitabile che quando arriva la Guardia di finanza si deve essere terrorizzati anche se non si è fatto nulla di male, che per arrivare da qualche parte conti di più chi conosci piuttosto che quanto vale”. «Non è normale, sono degenerazioni e sono queste degenerazioni che hanno messo in ginocchio la nazione più bella del mondo – ha sottolineato
Meloni -. Sono il male che giustifica tutti gli altri mali, perché alla fine se le istituzioni non funzionano, se non sono giuste, perché io devo comportarmi bene? Io penso che sia stato questo ad averci devastato”.
“La Ripartenza – ha detto Meloni in video collegamento – ha un obiettivo totalmente condivisibile: provare a raccontare temi complessi e rappresentare quello che nel nostro Paese funziona. È l’Italia che si rimbocca le maniche e che lavora. Oggi le persone seguono chi offre prodotti innovativi e vuole ascoltare opinioni concrete e controcorrente, attraverso una lettura vera e non filtrata. Il mondo della comunicazione sta cambiando rapidamente e la politica deve tenerne conto per far esprimere il potenziale L’export dell’Italia e il tasso di occupazione sono a livelli record, lo spread è ai minimi. Quello che non penso sia accettabile è il tentativo di alcuni di remare contro a tutti gli italiani cercando di condurre è quella per un’Italia in cui il cittadino non abbia paura del fisco, della giustizia e della burocrazia Sono necessari, pertanto, dei contrappesi adeguatamente altrimenti il sistema crolla”.
“Noi abbiamo scelto di scrivere un’altra storia, che è una storia di rispetto delle regole, di rispetto dei ruoli, una storia di credibilità delle istituzioni, una storia di orgoglio e di libertà per le persone per bene di questa nazione e forse per questo non siamo graditi perché quando le persone perbene che in Italia sono la maggioranza saranno libere e orgogliose e allora non ci sarà più spazio per le corporazioni, per i gruppi di potere, per i privilegi dei pochi sulla pelle dei molti” , ha detto la presidente del Consiglio Giorgia
Meloni. “E io penso – ha aggiunto – che questa battaglia alla fine valga ogni sacrificio possibile. Quindi agli italiani dico ancora una volta, finché ci siete voi ci sarò anche io. Non intendo mollare di un centimetro, almeno fino a quando saprò che la maggioranza degli italiani è con me”.
“Della vicenda Almasri, un trafficante di esseri umani, un torturatore che il governo ha liberato e riaccompagnato a casa, Giorgia Meloni dovrebbe riferirsi al Paese nelle sedi istituzionali e non ai propri follower. E invece oggi, come ieri, Meloni continua ad attaccare i giudici ea fare dirette sui canali social. Il Parlamento, non Instagram, è il luogo in cui le opposizioni hanno chiesto al Presidente del Consiglio di chiarire il suo operato, ma continua a evitarlo, a scappare”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein.
“Meloni dice che la notizia dell’indagine sul caso Almasri è un danno all’immagine del Paese all’estero che ‘la manda ai matti’. Era un danno d’immagine quando anche Fratelli d’Italia mi portava in Tribunale da premier a suon di esposti e fake news? Era un danno di immagine anche quando gridava paonazza che l’Italia aveva un premier ‘criminale’? Lo scrive sui social il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte. “Il danno d’immagine – prosegue – è avere fatto la scelta politica di sfregiare la legalità internazionale imbarcando su un volo di Stato, a nostre spese, un criminale con accuse anche per stupri a bambini di 5 anni. Il danno d’immagine è tenere al suo posto una ministra con inchieste per truffa allo Stato sui fondi Covid, avere parlamentari pistoleri, aver avuto esponenti di governo costretti da noi a dimettersi per inchieste su furti di quadri E potrei continuare Ma soprattutto il danno di immagine è che tutto il mondo inizia a scoprire che abbiamo una premier che diffonde bugie e falsità”. “Non conosciamo la vergogna”, conclude Conte .
“Oggi i dati Istat dicono che nel quarto trimestre l’economia italiana è ferma. E che la crescita 2024 è dello 0,5%, la metà di quella indicata dal Governo un anno fa. La Meloni evoca complotti ma il vero problema del Governo è la realtà. E i numeri hanno la testa dura. Così il leader di Iv Matteo Renzi , su X.