22 INTERDETTI, FRA I 59 INDAGATI ANCHE EX MINISTRO FANTOZZI
Anche l’ex ministro Augusto Fantozzi tra gli indagati nell’ inchiesta di Firenze su concorsi truccati che oggi ha portato all’ arresto di sette professori universitari. Altri 22 sono stati colpiti dalla misura dell’interdizione dalle funzioni di professore e da quelle connesse ad ogni altro incarico accademico per 12 mesi. L’inchiesta partita dalla denuncia di un ricercatore fiorentino, cui sarebbe stato proposto di ritirare domanda al concorso per fare posto a un altro candidato. Il legale di Fantozzi: ‘Del tutto estraneo ai fatti, era gia’ in pensione ed ha avuto sempre una carriera limpida’.
Sarebbero stati scelti in base alla regola del ‘do ut des’, uno scambio di favori tra commissari, i vincitori del concorso per l’abilitazione scientifica nazionale all’insegnamento nel settore del diritto tributario. Secondo quanto emerso, intercettazioni eseguite nel corso delle indagini condotte dalla guardia di finanza, che hanno portato all’arresto di 7 docenti, tra i commissari vigeva un “patto”, un accordo per scambiarsi reciprocamente i voti e favorire i candidati ‘sponsorizzati’ da ciascuno. “Non e’ che non sei idoneo… Non rientri nel patto”, questa la frase, secondo quanto si legge nelle carte dell’inchiesta, che un ricercatore dell’Universita’ di Firenze, la cui denuncia ha fatto scattare le indagini, si sarebbe sentito rivolgere da un docente dell’Ateneo fiorentino, che lo invitava a ritirarsi dal concorso, il cui superamento e’ necessario per l’accesso ai bandi da docente di prima e seconda fascia. In cambio sarebbe stato promosso alla tornata successiva. “Non sei nella lista”, afferma il professore durante il colloquio, invitando il ricercatore a ritirare la candidatura e spiegandogli che non sarebbe stato comunque scelto. “Non siamo sul piano del merito – spiega -, ognuno ha portato i suoi”. Il docente accusa poi il ricercatore di non rispettare “il vile commercio dei posti”. Dalle indagini emerge che l’esito dei Concorsi sarebbe stato regolato da una mera logica di spartizione territoriale: commissario riceveva l’ok all’abilitazione del proprio protetto – di solito un allievo o associato del proprio studio professionale – solo promuovendo i candidati sponsorizzati dagli altri.
“Il professor Augusto Fantozzi e’ completamente e indubitabilmente estraneo ai fatti in contestazione in primo luogo perche’ era gia’ andato in pensione all’epoca degli avvenimenti oggetto di indagine. La sua integrita’ e’ altresi’ testimoniata da una limpida e unanimemente apprezzata carriera accademica”. Lo afferma l’avvocato Antonio D’Avirro, difensore di Fantozzi. “Il professore – prosegue l’avvocato – sara’ lieto di fornire tutti i chiarimenti necessari nell’incontro con i magistrati, che auspica possa avvenire il prima possibile”.