CONFINDUSTRIA. IL NUOVO PRESIDENTE E’ VINCENZO BOCCIA. “NON POSSIAMO PIU’ LITIGARE”
E’ Vincenzo Boccia il nuovo presidente di Confindustria designato dal consiglio generale degli industriali. Ora sara’ l’assemblea generale del 25 maggio a ufficializzarne l’elezione.
Su 198 aventi diritti al voto, e 192 votanti, l’industriale salernitano Vincenzo Boccia e’ stato designato presidente di Confindustria con 100 voti. Esce di scena il ‘rivale’, l’industriale bolognese Alberto Vacchi, che ha avuto 91 dei voti espressi dal consiglio generale di via dell’Astronomia. Una scheda bianca.
“Faccio i miei migliori auguri a Vincenzo Boccia, quello che non deve esistere ora e’ una spaccatura” all’interno di Confindustria. Lo ha affermato Alberto Vacchi, uscendo dal Consiglio generale degli industriali. “Il minimo scarto con Boccia e’ a testimonianza di una Confindustria che ha due posizioni diverse. Ora la priorita’ e’ identificare una squadra molto forte, perche’ le sfide del prossimo futuro non saranno banali”.
“Dispiace molto di vedere una Confindustria così spaccata”. Lo ha detto il past president dell’associazione, Luca Cordero di Montezemolo, spiegando che “si è persa l’unica occasione di un vero cambiamento”.
“Vincenzo Boccia sapra’ creare la giusta discontinuita’”. Lo ha affermato Emma Marcegaglia, lasciando il consiglio generale di Confindustria. Marcegaglia si e’ detta “molto felice” per la designazione di Boccia: “E’ una prsona di grande esperienza e con un programma forte”. Anche Vacchi “e’ una persona di grande valore – ha proseguito – e ha lavorato con savoir faire”. Quanto allo scarto di soli nove voti tra Boccia e Vacchi, Marcegaglia si e’ detta convinta che “la Confindustria si ricompattera’ anche questa volta. Durante il voto – ha aggiunto – c’era un clima molto tranquillo. La storia di Confindustria ci insegna che si trova sempre l’unita’”.
“La designazione a Presidente di Confindustria nazionale di Vincenzo Boccia e’ una grande notizia”. Lo scrive, in una nota, Gianni Lettieri, candidato sindaco a Napoli e presidente degli industriali partenopei dal 2004 al 2010. “Vincenzo e’ un amico – prosegue Lettieri – ed insieme abbiamo condotto numerose battaglie negli interessi degli associati e del mezzogiorno. Ha spessore, competenza e capacita’ per essere un ottimo presidente. Sapra’ tutelare in maniera armonica e lungimirante gli interessi degli industriali e dei territori, guardando sempre allo sviluppo del Paese”.
“Per noi non esistono eventi positivi o negativi ma solo condizioni da cui ripartire, sapremo costruire un percorso di continuita’ e cambiamento, le difficolta’ che abbiamo di fronte non ci consentono il lusso di litigare al nostro intero”. Cosi’ il presidente designato di Confindustria, Vincenzo Boccia, in conferenza stampa al termine delle votazioni del Consiglio generale. “Permettetemi di ringraziare Alberto Vacchi – ha sottolineato – per il grande fair play con cui abbiamo condotto la campagna elettorale”.
Una vittoria sul filo di lana. Nella corsa per la presidenza di Confindustria il salernitano Vincenzo Boccia ha sconfitto il rivale Alberto Vacchi per un soffio: solo 9 i voti di scarto. Nella gara che vide contrapposti, nel 2012, Giorgio Squinzi e Alberto Bombassei, i voti di differenza furono 11. Il 28 aprile Boccia sarà chiamato a presentare la squadra di presidenza al Consiglio generale. La panchina sarà corta: sei le poltrone disponibili per i vicepresidenti secondo quanto stabilito dal nuovo statuto. L’elezione finale avverrà il 25 maggio con il voto di conferma da parte dell’assemblea privata. Il giorno dopo, poi, è previsto il debutto ufficiale in occasione dell’assemblea pubblica.
Il nuovo presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia è nato a Salerno nel 1964 ed è a.d. dell’azienda di famiglia, la Arti Grafiche Boccia, fondata circa 50 anni fa dal padre Orazio. Amante della musica classica, soprattutto Ciajkovskij e Beethoven, vive a Pontecagnano, con la moglie e le due figlie. Da molti anni in Confindustria, Boccia nel 2002 fu sconfitto da Anna Maria Artoni per la presidenza dei giovani di Confindustria. Quella sconfitta fu ricompensata con l’ingresso nella giunta di Confindustria nel 2003. A ottobre poi fu eletto presidente dei giovani di Confindustria della Campania. Nel 2009 Boccia divenne presidente della Piccola Industria, che vale oltre il 90% degli associati succedendo a Giuseppe Morandini. Qualche mese ed arrivò anche l’ingresso nella squadra di Emma Marcegalia, diventata nel frattempo presidente di tutta Confindustria. Un rapporto di fiducia con la presidente dell’Eni che continua tuttora. A lui fu affidato allora un incarico nel settore del credito e della finanza per le pmi. Sotto quella presidenza ci fu la rottura con il governo Berlusconi, e all’assemblea 2011 il ‘coup de theatre’ di Boccia: “Facciamo rumore. Così che ‘qualcuno’ senta come siamo arrabbiati e delusi”. Nel 2011 per Boccia la riconferma a capo della piccola Confindustria fino al 2013. L’ex presidente Squinzi l’ha sempre voluto nella sua squadra, ed era fino ad oggi a capo del comitato tecnico credito e finanza.