
GLI AUGURI DI MELONI, “SONO SODDISFATTA PER L’AMPIO ACCORDO”
Dopo 13 fumate nere (per sostituire Silvana Sciarra), e le 4 votazioni andate a vuoto per eleggere i successori di Augusto Barbera, Franco Modugno e Giulio Prosperetti, arrivati a scadenza lo scorso dicembre, è arrivata finalmente la fumata bianca per l’elezione dei giudici costituzionali. Sono stati eletti Massimo Luciani, professore emerito di Diritto pubblico dell’Università La Sapienza di Roma, con 505 voti (in quota opposizioni e indicato dal Pd); Roberto Cassinelli, ex parlamentare e avvocato, con 503 voti (in quota Forza Italia); Maria Alessandra Sandulli, giurista e Ordinario a Roma Tre, con 502 voti (un nome ‘tecnico’); Francesco Saverio Marini, consigliere giuridico di Palazzo Chigi e ‘padre’ della riforma costituzionale sul premierato, con 500 voti (in quota FdI). Hanno ricevuto voti anche il viceministro alla Giustizia ed esponente di Forza Italia Francesco Paolo Sisto (4 preferenze, era tra i papabili di FI) e il senatore ‘azzurro’ Pierantonio Zanettin (5 voti, poi si e’ preferito non eleggere parlamentari in carica).
La trattativa si sarebbe sbloccata dopo il via libera della premier Giorgia Meloni sul nome della giurista Sandulli. Si parla anche di telefonate intercorse tra la premier, la segretaria del Pd Elly Schlein e il leade del M5S Giuseppe Conte. Meloni ha espresso “soddisfazione per l’ampio accordo raggiunto tra le forze parlamentari”. “L’accordo ha tenuto con grande compattezza – ha detto la segretaria Dem Schlein – sia delle opposizioni che della maggioranza. Molto bene, c’e’ grande soddisfazione”. Per Tajani l’elezione “e’ un bel segnale per la democrazia”. Più polemico il verde Angelo Bonelli, che ha parlato di “grande senso di responsabilita’” dimostrato dalle opposizioni, “una responsabilita’ che non abbiamo visto nella maggioranza, fino all’ultimo”. Mentre Conte si lascia andare al seguente commento:”Alla fine noi avevamo le idee piu’ chiare delle forze di maggioranza che sono arrivate all’ultimo”.