
Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa sull’approvazione del decreto Sicurezza bis, ribadisce i termini del suo incarico e ruolo. “Io sono il presidente del Consiglio dei ministri, che delega devo avere? Per trattare in Europa?”, risponde il premier a chi gli chiede se ha la ‘delega’ due vice premier, Salvini e Luigi Di Maio, a portare avanti il confronto con la commissione europea che potrebbe aprire una procedura di infrazione per deficit eccessivo.
“La delega politica penso ci sia sempre, perche’, se non ci fosse la delega politica, sarebbe sfiducia nei confronti dell’operato del Consiglio dei ministri”, continua Conte. “E mi sembra che nessuno abbia mai messo in discussione la fiducia nell’operato del Consiglio dei ministri. A meno che …. qui c’e’ il vicepresidente Salvini…”, aggiunge mentre il vicepremier, seduto alla sua sinistra, sorride ma non parla. “Non c’e’ assolutamente alcun problema di delega”, insiste il premier.
“Mi vogliono dettare l’agenda? No, non e’ stato questo l’atteggiamento, ne’ questo il clima. Nessuno mi vuole mettere in un angolo, sono lo stesso che a dicembre ha evitato la procedura di infrazione al Paese salvaguardando le misure di protezione sociale, quota 100 e reddito di cittadinanza. Non ho cambiato filosofia”, aveva detto parlando in mattinata, a margine dell’assemblea di Assonime a proposito della riunione con Di Maio e Salvini. Nell’esecutivo “c’e’, anzi, piena condivisione” anche sulla necessita’ di evitare la procedura di infrazione “che sarebbe un danno per il Paese che ci esporrebbe a una fibrillazione dei mercati che rischia di non essere controllata”.