
Nella diretta radiofonica del martedì del programma Sul Pezzo con l’Autore di Marina Ferrero in onda su RNC abbiamo parlato di coronavirus. Segue il podcast della puntata.
L’11 febbraio 2020 l’organizzazione Mondiale della sanità ha annunciato il nome ufficiale per la malattia causata dal nuovo coronavirus, Covid-19.
Non meno di una settimana fa Mike Ryan capo del Programma di emergenze sanitarie dell’Organizzazione Mondiale della sanità nel corso di una conferenza stampa a Ginevra ha dichiarato: ” Nel parlare di possibile pandemia da nuovo coronavirus bisogna essere molto cauti. La percentuale dei casi confermati al di fuori della Cina e della provincia di Hubei è molto bassa e quasi tutti hanno un collegamento con questo paese. Dobbiamo basarci sulle evidenze scientifiche considerando che non esiste il rischio Zero.
Inoltre il direttore generale dell’ OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha evidenziato che Covid-19 non è mortale come gli altri coronavirus ad esempio Sars e Mers. Oltre l’ottanta per cento dei pazienti ha una forma moderata e guarisce . Nel 14% dei casi il virus causa una malattia severa con respiro corto e polmonite. Il 5% dei pazienti va incontro a un quadro critico con insufficienza respiratoria, shock settico, collasso multi-organo. Nel 2% dei casi riportati il contagio è risultato fatale e si tratta soprattutto di pazienti anziani. Ci sono meno casi tra i bambini e bisogna fare più ricerca e avere più dati per capire perché.
Uno studio del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie indica che l’ottanta per cento delle infezioni è classificato come lieve, il 13,8% grave e solo il 4,7% è critico. Il numero di morti tra le persone infette rimane basso. Tra questi la stragrande maggioranza è concentrata tra gli over 80.
Fino ad oggi i casi di contagio accertati nel mondo sono 79.436. Cresce l’allarme per la diffusione del virus fuori dalla Cina, i casi nel resto del mondo sono 2074 sparsi in 28 paesi. Durante la conferenza a Ginevra il direttore generale dell’ OMS ha detto: “Dobbiamo prepararci per una potenziale pandemia”.
Quanto al tasso di mortalità da Covid-19 esso è tra il 2-4 percento a Wuhan in Cina e lo 0,7% fuori Wuhan. Per le persone con malattia lieve il tempo di recupero è di circa 2 settimane mentre le persone con malattia grave guariscono entro 3-6 settimane. Queste sono le conclusioni riportate da una equipe medica dell’ OMS che si è recata a Wuhan. L’equipe ha scoperto inoltre che il picco di epidemia da Covid-19 è stato raggiunto tra il 23 gennaio e il 2 febbraio ed allora è in costante calo. Inoltre non vi sono stati cambiamenti significativi nel DNA del coronavirus.
Secondo la delegazione le misure adottate dalla Cina per contenere il coronavirus hanno evitato centinaia e migliaia di altri casi di contagio. Ma il contenimento è costato caro a medici e infermieri sono stati contagiati.
Ma cos’è il coronavirus?
I coronavirus sono una famiglia di virus che causano malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie gravi come Sindrome respiratoria mediorientale (Mers) e Sindrome respiratoria acuta grave (Sars).
Un nuovo coronavirus cioè un nuovo ceppo mai stato identificato prima nell’uomo è quello denominato Sars-cov-2 segnalato per la prima volta a Wuhan in Cina nel dicembre 2019. Il nome è stato scelto dal pool di scienziati che stanno studiando questo nuovo ceppo. La malattia provocata dal nuovo coronavirus si chiama Covid-19.
I sintomi sono febbre, tosse, difficoltà respiratorie e possono essere sintomi lievi oppure più severi soprattutto in soggetti più suscettibili. Il periodo di incubazione è stimato tra i 2 e 11 giorni fino ad un massimo di 14 giorni.
Essendo un virus respiratorio si trasmette attraverso un contatto stretto con un paziente infetto e attraverso la saliva, starnutendo e tossendo, le mani, toccando la bocca il naso o gli occhi con le mani contaminate. Rari i casi di contagio attraverso contaminazione fecale. Normalmente non si trasmettono con gli alimenti anche se è sempre consigliabile rispettare le buone pratiche igieniche.
Secondo i dati disponibili le persone sintomatiche sono la causa più frequente di diffusione del virus. Si ritiene improbabile che si possa verificare il contagio attraverso le maniglie dell’autobus o metropolitana. Il lavaggio e la disinfezione delle mani sono la chiave per prevenire l’infezione. Lavare accuratamente le mani con acqua e sapone per 60 secondi oppure è possibile utilizzare un disinfettante a base di alcool (almeno il 60%). L’utilizzo di disinfettante a base di alcool oppure cloro, come la candeggina, uccide il virus che potrebbe trovarsi sulle superfici dove può sopravvivere per alcune ore . Al momento non vi sono evidenze scientifiche che gli animali da compagnia, cani e gatti, abbiano contratto l’infezione o possono diffonderla. Gli antibiotici non sono il trattamento per la malattia da coronavirus, la terapia è basata sui sintomi del paziente.
Non esistono kit commerciali per confermare la diagnosi di infezione. La diagnosi deve essere eseguita nei laboratori di riferimento Regionali su campioni clinici respiratori indicati dall’ OMS. In caso di positività la diagnosi deve essere confermata dal laboratorio di riferimento Nazionale dell’Istituto superiore di sanità. Ministero, Protezione Civile, Regione Lombardia ricordano che per coloro che riscontrano sintomi influenzali o problemi respiratori di non recarsi al pronto soccorso ma contattare il numero unico 112 che valuterà ogni singola situazione e attiverà percorsi specifici. Per informazioni generali c’è il numero 1500.