
L’ex premier Paolo Gentiloni ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla gestione della guerra dei dazi da parte del governo Meloni. Secondo Gentiloni, minimizzare la gravità della situazione, come fatto dalla presidente del Consiglio, è un errore che potrebbe danneggiare seriamente gli interessi del nostro paese.In un’intervista rilasciata a la Repubblica, Gentiloni ha dichiarato: “Ho letto che per Meloni sarebbe infantile scegliere da che parte stare. A mio avviso, la scelta è invece molto chiara: da un lato ci sono le affinità ideologiche, dall’altro gli interessi nazionali. Non prendere posizione potrebbe essere stato conveniente in passato, ma ora è diventato impossibile”.
Gentiloni ha poi sottolineato la gravità della situazione, definendola un “cataclisma”, in quanto le tensioni internazionali provengono proprio dagli Stati Uniti, che sono sempre stati un pilastro dell’ordine mondiale. L’ex premier ha auspicato una risposta mirata da parte dell’Unione Europea, senza inseguire le misure imposte da Trump. Allo stesso tempo, ha suggerito di avviare un negoziato per ridurre i dazi americani, chiarendo che l’Europa è pronta a prendere decisioni più drastiche se necessario. Gentiloni ha infine evidenziato il ruolo cruciale dell’Europa nel colmare il vuoto che si sta creando al centro dell’ordine mondiale. A suo avviso, l’UE dovrebbe farsi promotrice del libero commercio, coinvolgendo paesi “volenterosi” in diverse aree geografiche, dall’America Latina al Sud-est asiatico.