
Buste paga più corpose per i redditi medio-bassi. Il governo con il Def ha deciso di destinare oltre 3 miliardi in deficit ad un nuovo taglio del cuneo, con l’obiettivo di coprire il periodo maggio-dicembre. Con il Documento di economia e finanza varato dal Cdm il governo ha concentrato “le risorse al servizio del taglio del cuneo fiscale” ed è stato “attento a non sforare i conti pubblici”, ha detto il viceministro dell’Economia Maurizio Leo.
Da Bruxelles i primi giudizi sono positivi. Il commissario all’economia Ue Paolo Gentilini è soddisfatto dell’impostazione. Il nuovo taglio del cuneo sarà destinato ai lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi e arriverà con un provvedimento che riguarderà il periodo maggio-dicembre di quest’anno. Il nuovo taglio dovrebbe favorire un aumento di circa 25-30 nelle buste paga dei lavoratori. Il governo si prepara a varare un decreto già entro la fine del mese. Polemiche arrivano dai partiti di opposizione. Sul fronte sindacale la Cisl si dice soddisfatta sul cuneo, mentre per il segretario generale della Cgil Maurizio Landini 3 miliardi per il cuneo sono “insufficienti”. Commenti negativi anche da parte della Uil, che conferma “tutte le ragioni della mobilitazione”. Sindacati critici sull’assenza di risorse per la riforma fiscale, oltre che per le pensioni e il welfare.