
“Oggi scopriamo che dobbiamo riarmarci perché c’è la minaccia di Putin. Io penso, a proposito del piano di von der Leyen, che bisogna distinguere due cose: gli aiuti all’Ucraina se gli Usa non lo fanno più, e un piano di investimenti militari che hanno un senso e non fatto in fretta e furia senza una logica. Per comprare un drone o un missile supersonico, un tank, non si va al supermercato, servono investimenti pluriennali”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti , in videocollegamento con il convegno del Dipartimento economia della Lega ‘Interesse nazionale e scenari globali’ “Bisogna mantenere il sangue freddo, ragionare e non entrare nella sindrome che in altre epoche ha fatto in modo che andassimo a comprare i vaccini a prezzi incredibili, o gas con i prezzi alle stelle. Per favore evitiamo”, ha aggiunto, sottolineando che “quando si fa debito, siccome c’è precluso di farlo per cose moralmente importante, bisogna farlo con ragione veduta”.
Giorgetti interviene anche sui dazi Usas. “Il peso delle decisioni che arrivano da Washington, piaccia o no, segna la traiettoria. E’ chiaro che i dazi, in termini astratti, non sono un sistema produttivo nell’economia globale di massima efficienza. Il tema che io ho portato, anche nelle sedi internazionali, e’ un altro. Noi ci scandalizziamo dei dazi imposti da Trump, ma prima avevamo un mercato di concorrenza perfetta al livello globale? avevamo una concorrenza leale? Non eravamo forse alcuni Paesi che finanziavano altre per fare concorrenza scorretta? Questo non possiamo dimenticarcelo, chiedera’ a tutti come ricostruire un sistema di commercio globale piu’ corretto e trasparente”, ha detto il ministro dell’Economia. “Credo che – ha aggiunto – la gestione economica dei dazi, che evidentemente ha un chiaro obiettivo geopolitico, che ha anche un chiaro target che e’ la Cina, dovrebbe essere un tema che interessa anche noi e anche tante imprese”.