
Nella notte il Consiglio europeo ha dato il via libera all’accordo su un pacchetto di interventi per contrastare la crisi energetica. Il Consiglio ha dato mandato ai ministri dell’Energia di elaborare i dettagli tecnici di una road map per l’applicazione del pacchetto. Le proposte riguardano in primo luogo l’acquisto congiunto di gas, con l’obbligo di negoziare almeno il 15% del gas. E’ prevista l’elaborazione di un nuovo indice di mercato complementare al Ttf per il gas e l’introduzione di un meccanismo di correzione del mercato per limitare i prezzi eccessivi. Si tratta di un price cap temporaneo e ancora da determinare. Sarà analizzato un possibile price cap per il gas utilizzato per la produzione di elettricità. Confermata la prossima approvazione del nuovo quadro temporaneo degli aiuti di stato per sostenere le imprese durante l’emergenza energetica.
Un accordo “soddisfacente” per il presidente del Consiglio Mario Draghi, che nel pomeriggio era stato particolarmente duro nel sollecitare l’approvazione del pacchetto. “E’ andata bene”, il commento del premier. Mario Draghi aveva strigliato la Ue. Il piano messo a punto dalla Commissione Ue trovava ancora resistenze, soprattutto da parte di paesi come la Germania e l’Olanda. Nel corso dei lavori del Consiglio, Draghi ha fatto un intervento “duro” per richiamare i partner all’urgenza di prendere una decisione, considerando anche la fase di “recessione” che dovremo affrontare. Il presidente del Consiglio uscente ha richiamato la necessità e l'”urgenza” di adottare misure che “incidano sulla dinamica dei prezzi”, come l’introduzione di un price cap e una riforma del mercato elettrico. “Il rischio – ha detto Draghi – è quello di una frammentazione del mercato che può avere riflessi negativi sull’unità europea, se i Paesi che hanno maggior spazio fiscale operano in autonomia”. Quindi gli Stati devono avere una “capacità di spesa comune per difendere il level playing field”, cioé le pari condizioni, e questa, “non è una questione di solidarietà ma di salvaguardia del mercato interno”. Il riferimento è alla Germania. Per il premier, serve un “fondo comune considerevole” utilizzabile non solo per investimenti, ma anche per mitigare i prezzi. Poi l’intesa, a tarda notte.
Dal Consiglio europeo, ha commentato il presidente Charles Michel, “è emersa la forte determinazione condivisa in modo unanime ad agire insieme per raggiungere tre obiettivi: fare abbassare i prezzi, garantire l’approvvigionamento e ridurre la domanda”. “C’è stata una grande determinazione condivisa all’unanimità di agire insieme per arrivare a tre obiettivi: ridurre i prezzi, garantire la sicurezza dei rifornimenti e continuare a ridurre la domanda”, ha detto Michel. Il Consiglio Europeo in corso a Bruxelles “è centrale, perché ha fissato un quadro preciso, senza tabù” per “agire insieme” con “forte determinazione” per conseguire “tre obiettivi: far abbassare i prezzi” dell’energia, “garantire la sicurezza degli approvvigionamenti” e “ridurre la domanda”, ha spiegato il presidente del Consiglio Europeo in conferenza stampa nella notte al termine della prima giornata di lavori del summit Ue. Ora la Commissione e il Consiglio Energia “hanno l’incarico di lavorare” alle misure necessarie. Si prevede la mobilitazione di “mezzi nazionali”, ma anche “europei” per finanziare le necessarie azioni, al fine di “tutelare il mercato unico”, ha concluso.
Il Consiglio europeo chiede di “mobilitare gli strumenti pertinenti a livello nazionale e dell’Ue. Allo stesso tempo, la priorità immediata è proteggere le famiglie e le imprese, in particolare le più vulnerabili nelle nostre società. Anche preservare la competitività globale dell’Unione è fondamentale. Tutti gli strumenti pertinenti a livello nazionale e dell’Ue dovrebbero essere mobilitati per rafforzare la resilienza delle nostre economie, preservando nel contempo la competitività globale dell’Europa e mantenendo condizioni di parità e l’integrità del mercato unico”. E’ quanto si legge nelle conclusioni sull’Energia approvate dal Consiglio europeo. “Il Consiglio europeo è impegnato in uno stretto coordinamento delle risposte politiche. Sottolinea l’importanza di uno stretto coordinamento e di soluzioni comuni a livello europeo, ove appropriato, e si impegna a raggiungere i nostri obiettivi politici in modo unito. Il Consiglio continuerà a monitorare da vicino gli sviluppi economici e si impegna a rafforzare ulteriormente il nostro coordinamento, al fine di fornire una risposta politica decisa e agile”, si legge ancora nel testo.
“Ora abbiamo una roadmap molto buona e molto solida per lavorare sui prezzi dell’energia”. I leader Ue “ci hanno dato le linee guida strategiche che volevamo sulle proposte presentate martedì scorso. Continueremo a lavorarci martedì prossimo nel Consiglio Energia”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa nella notte al termine della prima giornata del Consiglio Europeo. Ora “lavoreremo ad una proposta legislativa per rendere operativo un meccanismo di correzione del mercato” che eviti rialzi eccessivi dei prezzi del gas, conclude.
