‘La battaglia va avanti’, dicono i familiari delle vittime della strage di Viareggio il giorno dopo la sentenza. E chiedono le dimissioni di tutti coloro che sono stati condannati nel processo di primo grado e hanno tuttora incarichi, come Mauro Moretti. Al Senato mozione del M5S: ‘via il titolo di Cavaliere’. Fs: investiti 19,5 mld euro in sicurezza. Il valzer delle nomine, ad aprile il governo decide.
“Un atto di arroganza”. Così i,familiari delle 32 vittime della strage di Viareggio giudicano la riconferma di Mauro Moretti a capo di Leonardo-Finmeccanica. “In linea con il suo comportamento: mai speso una parola per i familiari, mai venuto in aula” sottolinea Marco Piagentini a latere della conferenza stampa all’indomani della sentenza di primo grado pronunciata ieri dal Tribunale di Lucca. Dopo anni passati con la tensione alle stelle i familiari delle vittime della strage di Viareggio, pur non allentando la presa, tirano il fiato per qualche giorno: “da domani stesso o tra qualche giorno – conclude – andremo a trovare i nostri cari e, forti di quest asentenza, potremo portare loro un sorriso e un fiore di speranza”.
Combatteremo fino alla fine contro il rischio della prescrizione di alcuni reati (incendio doloso e lesioni. Abbiamo chiesto piu’ volte alla politica di cancellare la rimozione dell’istituto giuridico della prescrizione per il nostro caso, ma cosi’ non e’ stato. Allora chiediamo a tutti quegli imputati che si ritengono innocenti di rinunciare loro alla prescrizione e di farsi giudicare in appello per dimostrare con le prove la loro innocenza”. Lo ha dichiarato Marco Piagentini, uno dei leader del comitato dei parenti delle vittime della Strage di Viareggio nella conferenza stampa dei familiari che si e’ tenuta stamani a Viareggio all’indomani della sentenza di primo grado. Poi ha concluso: “il dolore non va in prescrizione”.