
La legge regionale toscana sul fine vita, approvata lo scorso febbraio e finalizzata a disciplinare l’accesso al suicidio medicalmente assistito, è stata impugnata dal Governo nazionale. La decisione, presa dal Consiglio dei Ministri, porterà la normativa all’esame della Corte Costituzionale.
La legge toscana era nata da una proposta di iniziativa popolare dell’associazione Luca Coscioni, “Liberi subito”, che aveva raccolto 10.000 firme. La sua approvazione aveva reso la Toscana la prima regione italiana a dotarsi di una normativa specifica in materia, pur ribadendo di non voler diventare una “nuova Svizzera” per il fine vita, come aveva precisato il governatore Eugenio Giani.
Proprio Giani ha espresso il suo disappunto per la mossa del Governo: “È paradossale che invece di lavorare su una legge nazionale attesa da anni il Governo scelga di ostacolare chi si è impegnato per attuare quanto stabilito dalla Corte Costituzionale”. Il governatore ha annunciato che la Regione Toscana difenderà con determinazione la propria legge.
Dura la reazione della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, che ha definito l’impugnativa una “scelta ipocrita, cinica e codarda”. “Il Governo impugna la legge sul fine vita in Toscana, mentre con l’altra mano tiene bloccata la legge sul fine vita in Parlamento”, ha accusato Schlein, sottolineando la mancanza di serietà e responsabilità nel non affrontare il tema del fine vita per chi soffre.
Anche l’associazione Luca Coscioni ha criticato la decisione del Governo, affermando che “il Governo dell’autonomia differenziata fa ricorso per impedire l’esercizio dell’autonomia esistente”. Mentre le opposizioni (M5s, Avs, Più Europa, Azione) si sono schierate contro l’impugnativa, la maggioranza ha espresso soddisfazione. Maurizio Gasparri (Forza Italia) ha definito la legge toscana “chiaramente incostituzionale”, mentre Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia) ha giudicato “impensabile” che ogni regione possa legiferare su un tema così delicato.
In controtendenza, il senatore di Fratelli d’Italia Francesco Zaffini, presidente della commissione Affari sociali, ha annunciato la convocazione per la prossima settimana del Comitato ristretto incaricato di definire un testo base sulla legge nazionale sul fine vita, un iter più volte rimandato negli ultimi mesi.
Tra gli altri provvedimento adottati dal Consiglio dei Ministri: su proposta del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha deliberato: la proroga di 12 mesi dello stato di emergenza gia’ dichiarato in relazione alla situazione di grave deficit idrico in atto nel territorio della regione Siciliana.
Su proposta del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti e del ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, il Cdm ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni in materia di tributi regionali e locali e di federalismo fiscale regionale. Il testo introduce una maggiore autonomia fiscale per gli enti territoriali e opera una semplificazione degli adempimenti a carico di cittadini e imprese.
Su proposta del ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, il Cdm ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo, in attuazione della delega di cui all’articolo 3 della legge 17 maggio 2024, n. 70. Il testo, si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, potenzia il servizio telefonico “emergenza infanzia 114” e ne estende l’ambito operativo ai fini della prevenzione e del contrasto anche dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, nell’ottica della più ampia tutela dei minorenni. Il servizio, già attivo su tutto il territorio nazionale ventiquattro ore su ventiquattro, per tutti i giorni dell’anno, è accessibile da parte di chiunque intenda segnalare situazioni di emergenza e disagio che possano nuocere allo sviluppo psico-fisico di bambini e ragazzi sotto i 18 anni.