
“Bisogna portare a compimento il percorso di unificazione tra Imu e Tasi”, un’operazione che si puo’ fare “subito”. Lo ha detto il viceministro all’Economia, Antonio Misiani, parlando alla Cna. “C’e’ un percorso avanzato in Parlamento di unificazione tra le due imposte che a me sembra un intervento di assoluto buonsenso”, spiega. In merito alla Manovra, “c’e’ un confronto appena avviato, le priorita’ sono note: bisogna bloccare l’aumento dell’Iva e avviare un taglio del cuneo fiscale. Nell’arco del triennio vogliamo costruire un significativo intervento di riduzione del cuneo fiscale e anche interventi relativi all’imposizione fiscale sulle imprese”.
“La Tasi ha raggiunto livelli di complicazione paradossali”. “C’è un percorso avanzato di unificazione Imu – Tasi che a me sembra un intervento di assoluto buonsenso”. Lo afferma il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, nel corso di un convegno alla Cna. La base imponibile, ricorda Misiani, “è la stessa, sono sostanzialmente due imposte, con qualche differenza, che però gravano sugli stessi immobili con doppio adempimento e pagamento”. Bisogna quindi “portare a compimento il percorso di unificazione tra Imu e Tasi. Bisogna vedere la manovrabilità delle aliquote a livello comunale”, dice Misiani. “È un tema delicato perché investe la sfera di autonomie degli enti locali però ripeto: un conto è l’autonomia, un conto è la proliferazione a dismisura di trattamenti fiscali che diventano quasi su misura, comune per comune”, sottolinea.
“Bisogna fare la riforma della riscossione”, ha poi sottolineato il viceministro dell’Economia. “Se i comuni sono dei colabrodo dal punto di vista del sistema della riscossione – ha spiegato Misiani – tutto questo poi si ritorce sui contribuenti che pagano perche’ vengono assoggettati ad aliquote altissime e questo vale a maggior ragione dal momento che abbiamo cambiato la contabilita’ dei Comuni. Dobbiamo metterci in moto verso una riforma complessiva della finanza locale a partire da alcuni interventi che possiamo fare subito come la riforma della riscossione e l’unificazione dell’Imu-Tasi”. Secondo il viceministro, “e’ necessario tornare a un sistema organico della finanza locale, il sistema e’ diventato complicato. Sono passati 10 anni dalla legge delega sul federalismo fiscale, nel nostro Paese c’e’ stato un affastellarsi di interventi. Il sistema e’ diventato complicato ai limiti dell’assurdita’”.