G20, CINGOLANI CHIEDE DI AGIRE CON I FONDI POST-COVID

Non bisogna ricostruire le economia sul modello pre-pandemia: e’ la posizione espressa dal il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nel suo discorso di apertura del G20 dell’Ambiente, che ha gia’ approvato il comunicato ufficiale della prima giornata. Secondo Cingolani ‘come per la salute, prevenire i danni all’ambiente e’ meglio e piu’ conveniente che affrontare le conseguenze della trascuratezza”.

La finanza sostenibile, il “marine litter”, una rete di esperti ambientali Unesco – network voluto dall’Italia – e un appello per la tutela e il ripristino dei suoli degradati. Questi alcuni temi emersi dalla ministeriale G20 Ambiente a Napoli. Dalla gestione sostenibile delle acque, all’impegno a perseguire l’accesso equo all’acqua potabile, la ministeriale di oggi presieduta dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, si e’ articolata in tre macro-aree suddivise al loro interno: biodiversita’, protezione del capitale naturale e ripristino degli ecosistemi. Secondo quanto concordato nel comunicato finale di oggi, tutte queste misure devono prevedere soluzioni basate sulla natura, difesa e ripristino del suolo, tutela delle risorse idriche, oceani e mari incluso il marine plastic litter. Inoltre e’ necessario un uso efficiente delle risorse ed economia circolare e una finanza sostenibile per garantire un autentico cambio di passo. 

Roberto Cingolani, dopo mesi di negoziati, e una notte e un giorno di frenetiche limature, riesce a far firmare ai Venti Grandi un documento sulla tutela della natura che riprende la visione del Pnrr italiano: tutela degli ecosistemi e della bidoversita’, economia circolare, finanza green. Non era un risultato scontato, date le profonde differenze fra i paesi. 

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