MARONI SOSTIENE ZAIA E CONTATTA BONACCINI: TRATTIAMO INSIEME
‘Guardo con interesse, rispetto, disponibilita’ alla discussione aperta dai referendum sul tema dell’autonomia. Sono disposto a fare dei passi in avanti’. E’ l’apertura del premier Paolo Gentiloni secondo il quale ‘il Governo e’ pronto a un confronto di merito su queste funzioni per avere regioni piu’ efficienti’. Roberto Maroni punta ad andare al confronto con Palazzo Chigi nel giro di ‘due, tre settimane’ e ricuce con il veneto Zaia dopo essersi detto ‘spiazzato’ dalla mossa di chiedere lo statuto speciale. ‘Non lo critico, lo sostengo. Ho solo detto che per la Lombardia la strada e’ diversa’, spiega, aprendo poi al governatore dell’Emilia Romagna Bonaccini che parte con il tavolo di trattativa con il governo per l’autonomia: ‘Gli ho chiesto la disponibilita’ a unificare i due tavoli’.
Il premier Paolo Gentiloni è pronto al confronto con Lombardia e Veneto sui temi dell’autonomia. “Vedremo quali funzioni – ha messso le mani avanti il presidente del Consiglio, oggi a Venezia – chiunque conosca la Pubblica Amministrazione sa che sarà una cosa complessa che non si risolve in 5 minuti. Siamo comunque pronti a discutere entro i confini di leggi e Costituzione”. “Il Governo e’ pronto a un confronto di merito con le regioni su queste funzioni – ha detto Gentiloni – per avere regioni piu’ efficienti. E questo e’ possibile anzi e’ probabile”. Il premier si e’ detto pronto a portare avanti una discussione “nei limiti fissati dalle leggi e dalla Costituzione”. “Si discute di come far funzionare meglio l’Italia – ha puntualizzato – e non dell’Italia. Il governo su questo ha la massima apertura ed e’ aperto al confronto”.
“Io penso che ci possa essere un coinvolgimento non solo Regione/governo ma, anche, del parlamento”. Dato che “dovra’ esprimersi, in entrambi i rami, perche’ non coinvolgerlo gia’ da subito, per esempio con la Commissione bicamerale sul federalismo fiscale. Ci stiamo ragionando”. Lo dichiara il governatore lombardo Roberto Maroni, in merito alla trattativa che avviera’ con il governo di Roma su una maggiore autonomia della Lombardia. “Io ci credo, voglio investire nella trattativa con il governo. E’ una cosa seria, non e’ una cosa da campagna elettorale. Se, con Gentiloni, riusciamo ad arrivare all’accordo prima della campagna elettorale, sono contento”, assicura, parlando con i cronisti a margine di un evento a Palazzo Pirelli, a Milano. Riguardo alla possibilita’ di trattare con Roma, insieme ad altre Regioni, il presidente lombardo ha raccolto la disponibilita’ del suo omologo dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, che ha gia’ avviato l’iter. “Se decideranno di aspettarci 3 settimane”, il tempo necessario al Consiglio lombardo per votare la risoluzione da presentare a Roma, “credo sia una cosa utile per le regioni, compresa l’Emilia Romagna. Se mettiamo da parte le polemiche e ragioniamo sulla concretezza della trattativa, credo che facciamo il bene dei cittadini”, sostiene. Anche la Puglia sembra interessata: “se decidesse di unirsi alla trattativa, io non ho obiezioni, perche’ credo che possa essere utile per contestare l’opinione di chi dice che facciamo un’operazione contro le regioni del Sud. Pero’ non dipende da me. Parlero’ con Michele Emiliano nei prossimi giorni”, aggiunge. Sul Veneto, alleato ‘naturale’ della Lombardia, Maroni ribadisce che non puo’ spingersi nella “direzione in cui si e’ spinto Zaia, perche’ aveva un quesito diverso”.
“Leggo in positivo le parole del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Non mancheremo di fare la nostra proposta nell’alveo della Costituzione, che parla non solo di competenze e di federalismo fiscale, ma anche delle modalità della trattativa”. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha commentato le parole pronunciate stamattina dal premier Paolo Gentiloni dopo i referendum sull’autonomia di Veneto e Lombardia.