GIORGETTI FRENA SULLA MANOVRA, ‘SARÀ COMPLICATO FARE TUTTO’

E SULLE PENSIONI: ‘LA RIFORMA DELLE PENSIONI NON TIENE CON QUESTA NATALITÀ’

Sarà una legge di bilancio complicata: siamo chiamati – ha detto Giorgetti al Meeting di Rimini – a decidere delle priorità. Non si potrà fare tutto, certamente dovremo intervenire a favore dei redditi medio bassi, ma dovremo anche promuovere la crescita”. Il ministro è poi intervenuto sulla possibile riforma delle pensioni e sul patto di stabilità: ‘nessuno riforma tiene con questo tasso di denatalità’, ha detto per poi chiedere ‘che gli investimenti siano trattati in modo privilegiato e meglio rispetto alle spese correnti”. 

“Sarà una legge di bilancio complicata, tutte le leggi di bilancio sono complicate, ma siamo chiamati a decidere delle priorità. Non si potrà fare tutto, dovremmo intervenire a favore dei redditi medio bassi, ma anche utilizzare le risorse a disposizione per promuovere la crescita e premiare chi lavora. Questo è l’indirizzo e quello che auspichiamo”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo al Meeting di Rimini. 

Sulla riforma delle pensioni: “Il tema della natalità, che intendo riproporre, è fondamentale. Non c’è nessuna riforma previdenziale che tiene nel medio-lungo periodo con i numeri della natalità che vediamo in questo paese”, dice il ministro dell’Economia. “Lo sviluppo sostenibile – aggiunge – è un concetto a tutto tondo che fa riferimento anche ad aspetti di cui si parla troppo poco, che non sono di moda ma sono fondamentali”. 

Poi la richiesta all’Europa: “I prossimi mesi li vedo con un governo responsabile, anche in termini finanziari, ma che chiede all’Ue di capire il senso della storia e del momento che stiamo vivendo altrimenti diventa tutto piu’ complicato e, magari, anche autolesionista”. 

E ancora: “Oggi più che mai siamo chiamati, e la responsabilità del governo in questo senso è massima e l’impegno pure, per quanto riguarda questo benedetto Pnrr, abbiamo queste risorse, che non possono essere sprecate e che devono essere usate nel modo migliore possibile. Non c’è semplicemente il puntuale rispetto, il fare in fretta, ma fare bene. Se fare in fretta significa fare male, è meglio fare bene ma valutare attentamente le situazioni, perché è un’occasione unica”.

In relazione al passaggio del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti nel suo intervento al Meeting di Rimini sulla clausola generale del patto di stabilita’, fonti del Mef precisano che “il ministro non chiede la proroga della sospensione della clausola del patto di stabilita’ in vigore fino al 31 dicembre 2023 ma ha espresso l’auspicio che entro la fine dell’anno sia approvata la riforma del patto di stabilita’ in modo da poter entrare in vigore al posto delle vecchie regole dal 1 gennaio 24”.

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