
Giorgio Armani non è stato solo un’icona della moda, ma anche un profondo amante dello sport, un’autentica passione che lo ha spinto a investire in squadre e a disegnare le divise delle più grandi nazionali italiane. Dalle divise olimpiche al blu della Nazionale di calcio, l’impronta di Armani ha segnato il mondo sportivo con la sua eleganza essenziale e inconfondibile.
La notizia della sua scomparsa ha scosso anche il mondo dello sport, con l’Italia del calcio che lo onorerà con un minuto di silenzio, mentre quella del basket, impegnata agli Europei, giocherà con il lutto al braccio. “È stato la medaglia d’oro dell’eleganza”, ha detto il presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, riconoscendo il contributo di Armani alle divise olimpiche a partire da Londra 2012.
Il suo legame con lo sport è stato particolarmente forte con il basket. Da semplice tifoso è diventato prima sponsor e poi, nel 2008, proprietario dell’Olimpia Milano, un’operazione di puro cuore che, come ammise lui stesso, gli “costa tantissimi soldi, ma ne sono orgoglioso”. Un aneddoto raccontato da Dan Peterson, il celebre coach americano richiamato da Armani alla guida della squadra nel 2011, dimostra la sua attenzione maniacale per lo stile. Durante il loro primo incontro, Armani lo fermò prima di stringergli la mano, notando un polsino che sporgeva troppo dalla manica della giacca. “Il giorno dopo, mi riportarono in sartoria…”.
Sotto la sua guida, l’Olimpia ha conquistato diversi trionfi, inclusi sei scudetti, che il patron-stilista amava festeggiare scendendo in campo con i suoi giocatori.
L’amore per lo sport ha portato Armani a lanciare una linea dedicata, EA7, il cui numero 7 è un omaggio all’amico e calciatore Andriy Shevchenko, con cui condivise il momento di portare la fiaccola olimpica di Torino 2006. “Credo nel potere positivo dell’atto agonistico”, diceva Armani, che vedeva nello sport “una miscela che dà energia agli atleti e agli spettatori”.
Le sue collaborazioni non sono state solo un’operazione di marketing. Armani ha vestito la Nazionale di calcio maschile e femminile, quella di sci, i giocatori del Napoli dello scudetto 2023 e, da questa stagione, quelli della Juventus. Numerosi campioni sono diventati testimonial della sua idea di eleganza, da Paola Egonu a Charles Leclerc, da Sofia Goggia a Bebe Vio.
Il suo rapporto con gli atleti era diretto e umano. La sciatrice Sofia Goggia raccontò sui social di essere stata invitata da Armani nella sua casa di St. Moritz dopo un infortunio, per una chiacchierata e un brindisi. Un gesto che testimonia una passione autentica e un legame che va ben oltre la moda.