
“Al presidente Mattarella abbiamo espresso la nostra competenza per i frequenti attacchi rivolti alla magistratura negli ultimi mesi” e “abbiamo avuto modo” di evidenziare quelle che a nostro avviso sono le critiche che porterebbe l’adozione di determinati interventi di raggio costituzionale sulla tutela dei diritti dei cittadini, ribadendo le ragioni tecniche della non condivisione delle modifiche che la riforma vorrebbe apportare”. Così la Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati, ricevuta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella .

”È stato un incontro molto cordiale. Abbiamo molto apprezzato il clima che c’era”, afferma il presidente dell’Associazione nazionale dei magistrati Cesare Parodi, a margine di un convegno promosso da Magistratura Indipendente in Cassazione, riguardo all’incontro tra la giunta dell’ANM e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. ”Noi abbiamo rappresentato al presidente i nostri temi – continua – Le ragioni per cui non possiamo condividere questa riforma, dando anche spiegazioni sintetiche dal punto di vista tecnico per argomentare e abbiamo fatto presente l’importanza dell’unità associativa, fatto non scontato e che ha molta importanza per noi. Abbiamo rappresentato il nostro disagio quando alle volte un magistrato è attaccato con l’idea che ha fatto una sentenza politica e non invece fondata su principi di diritto”. ”Questa è una cosa che dà grande sofferenza ai magistrati e quindi era giusto rappresentare questa sofferenza al presidente – dice – Oggi abbiamo anche sinteticamente raccontato alcune problematiche concrete, i problemi sulla informatizzazione, le solite carenze di organico, la geografia giudiziaria, i temi molto concreti che riguardano la vita dei magistrati di tutti i giorni”.