
Si accendono le speranze per una tregua a Gaza dopo che Hamas ha inviato una risposta “positiva” al Qatar in merito alla nuova proposta di accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. La notizia è stata diffusa dal canale Al-Aqsa, legato all’organizzazione islamista, sebbene non siano ancora stati rilasciati dettagli ufficiali o eventuali condizioni poste.
In seguito all’annuncio, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha immediatamente riunito il gabinetto ristretto per valutare la posizione di Hamas. Nel frattempo, il presidente Trump, parlando alla Casa Bianca con l’ex ostaggio Idan Alexander, ha espresso fiducia, affermando che “concluderemo l’affare” in riferimento all’accordo di tregua.
Secondo quanto riportato dall’emittente saudita Asharq, citando fonti interne ad Hamas, i membri del movimento avrebbero mostrato “flessibilità” sulla questione del disarmo per raggiungere una tregua duratura nella Striscia di Gaza. Il disarmo del gruppo islamista, responsabile dell’attacco terroristico del 7 ottobre 2023, è una condizione chiave posta da Israele per un cessate il fuoco permanente.
Asharq suggerisce che Hamas potrebbe impegnarsi, attraverso i mediatori Qatar ed Egitto, a porre fine al contrabbando e alla produzione di armi nella Striscia di Gaza, e persino a consegnare le armi esistenti per immagazzinarle in un luogo senza alcuna presenza di Hamas. In cambio, il gruppo islamista potrebbe accettare la proposta dei mediatori a fronte dell’istituzione di un meccanismo chiaro per il ritiro delle Forze di difesa israeliane dalla Striscia di Gaza.