
Non era necessario ma doveroso, dice l’On. Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura Arte Scienza e Spettacolo della Camera dei Deputati, ricordare il prestigio del Premio Bancarella. La lunga lista degli scrittori premiati in questi 73 anni ricomprende anche tanti premi Nobel ed affonda le sue radici nell’antica tradizione dei librai pontremolesi, venditori ambulanti che come scriveva Oriana Fallaci non avevano confidenza con l’alfabeto, ma “sentivano” quali libri era il caso di comprare e quali no.

La prolusione del Presidente Mollicone alla presentazione dei libri e degli autori della sestina 2025 del Bancarella, emoziona il pubblico di editori e lettori, convenuti il 10 luglio, nella Sala di Santa Maria in Aquiro del Senato, grazie al sostegno della Senatrice Daniela Sbrollini e della Commissione Cultura del Senato.
Il Presidente della Fondazione Città del Libro, Ignazio Landi, insieme ai Consiglieri Giuditta Bertoli, Cosimo Maria Ferri e Giovanni Tarantola, hanno formulato l’invito al Presidente Mollicone a presenziare il 20 luglio a Pontremoli sul palco del Bancarella ed assistere allo spoglio in diretta dei voti che sanciranno il libro vincitore dell’edizione 2025.
La carrellata sulle trame dei libri vincitori della selezione è stata condotta all’avv. Antonella Sotira Frangipane, Presidente del Premio Letterario Giuridico IusArteLibri Il Ponte della Legalità che da 15 anni confluisce negli eventi della Fondazione Città del Libro per il Bancarellae del Centro Lunigianese di Studi Giuridici.



Il Presidente Landi ed il magistrato Cosimo Maria Ferri, simulando una “messa al banco degli imputati- autori” hanno ottenuto una vera e propria confessione su moventi, passioni, ricordi e fonti della loro scrittura. Una sistina ricca di esordi e di esordienti. Molti gli autori al loro primo romanzo, dal saggista e storico Gianni Oliva, al medico Guido Rodriguez alle scrittrici Milena Palminteri e Martina Pucciarelli.
I volumi in corsa per aggiudicarsi il San Giovanni di Dio, protettore dei librai e simbolo del Premio Bancarella sono:
• Come l’arancio amaro di Milena Palminteri edito da Bompiani
• Il dio che hai scelto per me di Martina Pucciarelli edito da HarperCollins;
• Il pendio dei noci di Gianni Oliva edito da Mondadori;
• La fame del cigno di Luca Mercadante edito da Sellerio;
• La ragazza con la gonna a fiori di Guido Rodriguez edito da Morellini;
• Luisa di Paola Jacobbi edito da Sonzogno;


L’avv. Sotira, ha posto l’accento sul valore socio- giuridico dei libri della sestina. Un sottile filo unisce questa selezione, incentrata sulla figura femminile e non solo per le scelte grafiche delle sei bellissime copertine. I diritti negati alle donne “che restano sedute dietro agli uomini” nella Sicilia dell’arancio amaro della Palminteri, delle donne che hanno madri terribili che scelgono il Dio a cui i figli devono obbedire, nel romanzo autobiografico della Pucciarelli, delle donne che hanno visioni imprenditoriali, che sono state le pioniere del welfare aziendale come la Luisa Spagnoli del romanzo della Jacobbi, che creò il primo asilo per i figli delle sue dipendenti. Ed anche nel romanzo storico di Oliva, la sconvolgente disfatta di Caporetto, si declina come resa all’amore e non solo alle armi nel pendio dei noci. Mentre nei romanzi di Rodriguez e Mercadante il tema della violenza e dello sfruttamento delle donne immigrate è “ bomba” per giornalisti Antonio Ricci appassionato di fotografie e Domenico Cigno appassionato di cibo e bulimico di umanità che indagano nei vicoli di una misteriosa Genova e lungo le spiagge della devastata e disperata baia domiziana.



Oltre ai 6 finalisti, l’edizione 2025 porta con sé un evento “irripetibile”.
Il Comitato del Premio Bancarella, ha proposto ed è stato approvato all’unanimità dalle tre Associazioni promotrici del Premio, di dedicare un riconoscimento speciale al libro “Spera”, scritto da Jorge Mario Bergoglio “Papa Francesco” e curato da Carlo Musso, edito da Mondadori. Il “Premio Bancarella Unicum” è stato pensato in un formato dedicato a lui, per ringraziare Papa Francesco, il Papa degli ultimi, della gente, dice il Presidente Landi, che resta con noi ed è vivo nei nostri cuori, nonostante la sua assenza terrena.


La selezione 2025 è stata particolarmente impegnativa. Come non mai è difficile capire chi potrà aggiudicarsi il Premio finale. Vi aspettiamo tutti a Pontremoli per scoprire insieme al notaio che in diretta, dinanzi alla piazza gremita e silenziosa, apre le schede dei voti finali, il nome del vincitore. Anche se per noi sono già tutti e sei i libri sono vincitori del nobile ed antico premio dei librai.
Dopo la presentazione gli autori, gli editori e i relatori hanno alzato i calici per brindare al loro successo nel ristorante Il Barroccio, non solo per deliziarsi il palato con la cucina romana ma per omaggiare l’altro e prossimo importante appuntamento della Fondazione, il Premio Bancarella Cucina che si disputa ad ottobre con grande apprezzamento di lettori e gourmand.