
Enrico Michetti sara’ il candidato sindaco del centrodestra a Roma. L’accordo e’ stato raggiunto al vertice dei leader della coalizione. Il magistrato Simonetta Matone sara’ nel ticket con Michetti come vicesindaco. Paolo Damilano e’ invece il candidato sindaco per Torino. Attese le decisioni su Milano e Bologna e per il candidato presidente per la Regione Calabria. Adolfo Urso, di Fratelli d’Italia, e’ stato eletto presidente del Copasir, ma senza i voti dei due componenti della Raffaele Volpi e Paolo Arrigoni, assenti. Forza Italia contro la Lega per la decisione di Arzignano, comune nel vicentino a giunta leghista, di non concedere la cittadinanza a Liliana Segre.
A correre per il Campidoglio sarà il ticket composto da Enrico Michetti, candidato a sindaco, e Simonetta Matone, per la quale gli alleati scelgono la qualifica di ‘cosindaco’. Ad annunciare l’accordo è Matteo Salvini. Michetti si dice “assolutamente lusingato” e “contentissimo” del ticket con Matone, “insigne magistrato”. Roma è la mia città e il mio sogno. Ora iniziamo insieme questa grande avventura per restituire insieme alla Città Eterno il ruolo di Caput Mundi”. Nella capitale Vittorio Sgarbi dovrebbe ricoprire il ruolo di assessore alla Cultura (“Io mi sono proposto, non temo rivali”, dice il diretto interessato).”Abbiamo fatto grandi passi avanti, un centrodestra compatto che lavora per vincere”, esulta Giorgia Meloni che porta a casa la candidatura di quello che aveva definito “il Mr Wolf di Pulp Fiction, quello che risolve problemi”. Enrico Michetti e Simonetta Matone, sottolinea, “sono due straordinari professionisti, competenti in materie economiche e giuridiche ma sanno anche parlare ai cittadini e metteranno fine al disastro di Virginia Raggi”.
Il tavolo del centrodestra serve anche a ufficializzare la candidatura di Paolo Damilano a Torino. Sulla presidenza della regione Calabria, che andrà al voto dopo la prematura scomparsa di Iole Santelli, la candidatura verrà ufficializzata sabato, ma Sgarbi anticipa le liturgie politiche: “Il nome è quello di Roberto Occhiuto, da qui al fine settimana Salvini dovrà dire ai suoi che il nome spetta a FI”. Mercoledì prossimo, poi, un nuovo vertice servirà a chiudere il cerchio anche su Milano e Bologna.