IL MONDO SENZA INTERNET. PRESENTATO A ROMA IL NUOVO LIBRO DI ANTONIO PASCOTTO
FOTOREPORTAGE DI MARCO NARDO
Quando l’immagine rappresenta un evento nei suoi aspetti più profondi, vuol dire che in campo è sceso uno dei fotografi più eclettici di Roma. Marco Nardo, con il suo obiettivo, ha catturato i momenti migliori della presentazione del libro di Antonio Pascotto, Il Mondo Senza Internet, pubblicato da Male Edizioni di Monica Macchioni.
E’ stata una serata pienadi sorprese, arricchita dalla presenza di un pubblico numeroso che ha affollato il salone del Grand Hotel Plaza, uno dei più belli della capitale. 350 persone hanno applaudito l’autore, che ha condotto un vero e proprio talk show, e i suoi illustri ospiti: il regista del film Sconnessi, Christian Marazziti; l’economista Fabio Verna; la psicologa e criminologa Flaminia Bolzan; Massimo Artini, politico ed esperto di Internet; Clemy Striano, artista. Le letture sono state affidate all’attore Massimiliano Buzzanca.
Antonio Pascotto, con il piglio del giornalista di razza, ha voluto soffermarsi sui temi del libro attraverso un dibattito serrato ma anche gradevole, senza mai distrarre i presenti che, per due ore, hanno seguito con attenzione gli interventi dei relatori. E’ stata una serata interessante e piacevole, tra applausi e anche molte risate. Un vero e proprio show, insomma, che non ha seguito i canoni tradizionali delle presentazioni editoriali.
In una sala stracolma si sono visti personaggi del mondo del giornalismo, della letteratura e dello spettacolo. Tra i volti noti lo scrittore Gaetano Savatteri, il giornalista sportivo Rai Amedeo Goria, il vicedirettore di News Mediaset Fabrizio Summonte, Daniele Rotondo del Tg2, Marina Como di Porta a Porta, Vittoriana Abate, della stessa scuderia guidata da Bruno Vespa, l’attore Mario Zamma, il produttore e attore Nicola Canonico, il procuratore Antonio Laudati, l’inviata del settimanale Chi Giulia Cerasoli, l’attrice Eliana Miglio, i giornalisti Mediaset Fabrizio Falconi, Fabio Marchese Ragona, Alessandro Tallarida, Lucrezia Agnes, Monica Coggi, Silvia Santalmassi, Fabiola Mosciatti, Graziano De Franco, i giornalisti Giovanna Bove e Antonello Cavaliere, Paola Pisani, Daniela Chessa, la giornalista Annalisa Perla, Angelo Picariello di Avvenire, Maria Teresa Squillaci, l’attore Vincenzo Bocciarelli, l’onorevole Gianfranco Rotondi, Marco Rizzo, l’attore Max Partexano, la producer cinematografica Ermelinda Maturo, il giornalista Ruggiero Capone, Vincenzo La Manna, l’avvocato Antonella Sotira, i cantanti Giò Di Sarno e Gerardo Carmine Gargiulo, Carola Assumma, Luigi Laura, il giornalista Rai Antonio Caggiano, la giornalista Rai Lucilla Rizzo, Paola Corrado, Antonella Di Vizia, Manuela Gentilin, Nadia Contino, Marco Petrillo, Leonardo Rafaniello, Natalino Candido, Roselyne Mirialachi, Domenico Panese del Coisp Polizia di Stato, il giornalista Maurizio Pizzuto, la scrittrice Maria Pia Cappello, Sara Pastore, il manager Giacomo Marra e molti altri.
Il libro di Antonio Pascotto si inizia a sfogliare come un romanzo. Svegliarsi una mattina e scoprire che, per motivi di sicurezza internazionale, Internet è stato bloccato per sempre. Succede al protagonista del racconto che, da un giorno all’altro, come tutti, ora si sente straniero in un villaggio che di globale non ha più niente. La vita di milioni di persone viene sconvolta. Senza Internet sono andati in fumo sviluppo tecnologico e digitale, Web, connessioni, applicazioni, domotica, automazione e robotizzazione, streaming, YouTube, WhatsApp, Facebook, Twitter. Niente più foto su Instagram, niente Cloud, niente e-mail. Per spedire una lettera occorre tornare a fare la fila all’ufficio postale. E per un bonifico bisogna recarsi necessariamente in banca. Nessun acquisto online: Amazon deve vendere i suoi prodotti come si faceva un tempo con Postalmarket. TripAdvisor è solo un ricordo. Tornano ad affollarsi le agenzie di viaggi. Torna la gente davanti alle edicole.
Della grande rivoluzione digitale e delle trasformazioni socio-economiche e culturali generate con il passaggio dalla tecnologia meccanica ed elettronica di tipo analogico a quella degli elaboratori computerizzati non resta più nulla. E’ come un salto indietro nel tempo. L’autore ne approfitta per soffermarsi su un mondo, quello di Internet, fino ad oggi messo in discussione per il pericolo di una eccessiva intossicazione da bit: troppi sms, troppi social, miliardi di dati nelle mani delle big tech. Dallo scandalo Facebook, con la violazione di milioni di profili da parte della società britannica Cambridge Analytica, alla quiete digitale, Antonio Pascotto si pone una serie di interrogativi sugli effetti della tecnologia e sull’utilizzo di smartphone e social network. Lo fa con uno sguardo rivolto ai più giovani, che si erano illusi di vivere nel migliore dei mondi possibili. Ma ora devono fare i conti con il mondo senza Internet. Loro sono sconvolti, lui in fondo non è poi così disperato.