IL MONDO SI INCHINA A 80 ANNI DALLA LIBERAZIONE DI AUSCHWITZ 

Ad Auschwitz, capi di Stato tra cui il presidente Mattarella e reali di tutto il mondo si inchinano alla memoria dei milioni di ebrei vittime della barbarie nazista. ‘Il ricordo della Shoah è sempre’, ha detto la senatrice a vita Liliana Segre partecipando alla cerimonia al quartiere ebraico i Roma. 

E’ durata quasi 2 ore e mezza la cerimonia per l’80mo anniversario dalla liberazione di Auschwitz, alla quale hanno preso parte le delegazioni di oltre 50 Paesi: presente per l’Italia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e tra gli altri la partecipazione di re Carlo per la Gran Bretagna e del premier Volodimir Zelenskyj per l’Ucraina. Grande commozione per gli interventi di quattro tra i sopravvissuti ai campi di concentramento, e per la proiezione di una serie di immagini di repertorio che raccontavano gli orrori commessi nel campo di concentramento. La cerimonia si è aperta con l’intervento di Marian Turski, cui sono seguiti quelli di Janina Iwanska, Tova Friedman e Leon Weintraub. Nessun intervento da parte dei politici che a turno hanno deposto una candela in onore delle vittime di Auschwitz, come in precedenza avevano fatto i parenti delle stesse vittime.

Al suo arrivo, il presidente Mattarella è stato invitato a sedere in prima fila, a sinistra del palco. Vicino a lui, Emmanuel Macron, presidente della Repubblica francese, con sua moglie Brigitte, e i reali di Spagna, Letizia e Felipe. Presenti alla cerimonia, anche Carlo d’Inghilterra e il presidente dell’Ucraina Zelenskyi. A parlare dal palco, con la torretta di ingresso ad Auschwitz illuminata di rosso, i sopravvissuti al campo di sterminio hanno ricordato l’orrore del campo. Ognuno di loro porta al collo un cartellino con il numero identificativo che i nazisti si tatuavano sul braccio. Presente anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che dopo la cerimonia si unirà alle scuole di Roma che stanno partecipando al Viaggio della Memoria organizzato dal Comune e dalla Città metropolitana, insieme alla Fondazione Museo della Shoah e che andranno a visitare Auschwitz-Birkenau. 

In occasione del giorno della memoria e dell’80° anniversario della liberazione di auschwitz il presidente del consiglio Giorgia Meloni ha rilasciato la seguente dichiarazione: “ottant’anni fa l’orrore della shoah si e’ mostrato al mondo in tutta la sua terrificante forza. il 27 gennaio 1945 i cancelli di Auschwitz sono stati abbattuti, e insieme ad essi e’ crollato anche quel muro che impediva di vedere chiaramente l’abominio del piano nazista di persecuzione e di sterminio del popolo ebraico. uomini, donne, bambini e anziani strappati dalle loro case, costretti a lasciare tutto , portati nei campi di sterminio e uccisi solo perché’ di religione ebraica. un piano la cui premeditata ferocia fa della shoah una tragedia che non ha paragoni nella storia. un piano, quello condotto dal regime hitleriano, che in italia trova’ anche la complicita’ di quello fascista, attraverso l’infamia delle leggi razziali e il coinvolgimento nei rastrellamenti e nelle deportazioni. un abisso a cui si contrappone il coraggio di tanti giusti, che non esitano a disobbedire ea rischiare la propria stessa vita per salvare quella di migliaia di innocenti. oggi celebriamo il giorno della memoria della shoah, ricordiamo i nomi ei cognomi delle vittime e rinnoviamo la memoria di quei fatti, anche attraverso la testimonianza dei sopravvissuti e dei loro discendenti. testimonianze viventi di una pagina orribile del nostro passato, ai quali rendiamo ancora una volta il nostro ringraziamento. perché, se oggi conosciamo cio’ che è accaduto, lo dobbiamo soprattutto a loro”.

Ad Auschwitz c’era anche il sindaco di Roma Robero Gualtieri. “E’ stata una cerimonia toccante, emozionante, che ha avuto come protagonisti I sopravvissuti ad Auschwitz che hanno lanciato un monito potentissimo sull’importanza della Memoria come antidoto indispensabile contro l’antisemitismo, il razzismo e l’intolleranza. Come ha scritto Primo Levi ‘e’ avvenuto, quindi può’ avvenire di nuovo’ Questo e’ il nocciolo di quello che abbiamo da dire in questa Giornata della Memoria i testimoni durante la cerimonia ci hanno voluto ricordare l’orrore della scientifica e fredda malvagita’ della macchina dello sterminio, l’ideologia nazista, la responsabilita’ degli indifferenti, di chi si e’ girato dall’altra parte e. il dovere politico e morale di non dimenticare, di tenere viva e trasmettere la memoria”, ha detto Gualtieri. 

La giornata è stata segnata anche da molte polemiche. A far discutere è stata la scelta della Comunità ebraica di Milano di non presenziare all’incontro con gli studenti per la presenza dell’Anpi. La stessa Associazione dei partigiani e organizzazioni come Amnesty, Emergency e la Croce Rossa sono finite nel mirino di una scritta proiettata sul Palazzo della Fao e sulla Piramide Cestia, a Roma, dove si leggeva: “Se Israele avesse bombardato i treni per Auschwitz vi sareste schierati con Hitler Ipocrisia eantisemitismo sono le vostre bandiere”.  Condanne per la scritta sono arrivate da Amnesty (“azione spregevole, ignobile accusare un’organizzazione per i diritti umani di violarli”) e dalla presidente provinciale Anpi Roma, Marina Pierlorenzi (“una scritta infame”). “Quelle scritte sono una risposta alla distorsione”, ha detto Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, “chi ha messo quelle scritte vuole dare una risposta alla distorsione”. Il Rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, ha sottolineato che “l’Anpi di oggi non e’ piu’ quella di un tempo” perche’ “alcuni leader si sono dimenticati gli scopi istituzionali e stanno facendo delle battaglie, non rendendosene conto, che contraddicono quei loro scopi istituzionali”. 

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