IUS SCHOLAE, IL DIBATTITO NELLA MAGGIORANZA

Non è una priorità di governo ma “i programmi si possono arricchire”. A dirlo è il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che in una intervista a Repubblica rilancia una nuova legge sulla cittadinanza. Lo status può essere riconosciuto ai minori stranieri che faranno “un percorso di studi completo”, dice. E aggiunge:  “Mica ho sentito Schlein per fare un inciucio. Né lavoro a un accordo sottobanco con il Pd”.  “Non è che cade il governo se abbiamo votato diversamente su Ursula von der Leyen o se portiamo avanti le nostre idee sulla cittadinanza”, affferma Tajani. “Se il Pd si dice d’accordo con me, non posso essere io a cambiare idea”, dice, smentendo voci di incucio . “Le priorità sono altre: l’economia e l’emergenza carceri”, certo, ma è una questione di identità del partito.

”Nella sequenza decennale, siamo il Paese al primo posto per concessioni in termini assoluti di cittadinanze che diventano un numero ancora più importante se lo si rapporta al numero della popolazione residente complessiva e ancora più al numero dei cittadini stranieri residenti – ha detto il ministro dell’Interno Piantedosi – . In alcuni casi arriviamo in quest’ultimo calcolo a quasi il doppio rispetto a paesi importanti come Germania o Francia”. Ma non vuol dire che non “bisogna porsi il problema di come rendiamo” i migranti “nostri cittadini”, dice il titolare del Viminale.

Non ne vuole sapere l’altro vice presidente del Consiglio, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini: “Penso di escludere che Forza Italia voti col PD e con i 5 Stelle su temi legati all’immigrazione. Il programma per cui ci hanno votato gli italiani è leggermente diverso”. La legge sullo  Ius Scholae , ha ribadito il vicepremier, “non è una priorità per la Lega, per il Governo. Ma questo era chiaro: è una dichiarazione di Forza Italia che ha  tutto il diritto di farlo. Ma poi c’è il programma di Governo a cui noi ci rifacciamo” E poi, ha proseguito  Salvini , “l’emergenza è quella economica: se noi fermiamo 50 persone qua a Rimini tra i 15 ei 90 anni il problema sono gli stipendi, i mutui e le pensioni Non lo  Ius Soli o lo svuotacarceri”. Per questo “abbiamo una legge di bilancio a cui stiamo lavorando” per trovare soluzioni “sugli stipendi e sulle pensioni. Poi su  tutto il resto Forza Italia è liberissima di fare le sue battaglie” ma la legge sullo 
Ius Scholae “non è nell’agenda del governo, nel programma del governo, non è sul tavolo di nessuno. Prendo atto che hanno questa idea, rimarrà una loro idea”. 

Interviene nel dibattito il numero due di  FdI al Senato, Raffaele Speranzon : “Noi non abbiamo un approccio dogmatico né preconcetto sulla legge sulla cittadinanza, ma entreremo nel merito quando e se ci sarà una proposta di legge scritta, per valutarla nel dettaglio”. Poi ricorda un precedente, quando la Lega fece pressioni sulla deroga ai due mandati per i governatori: “Non era nel programma del centrodestra ma una volta che abbiamo letto la proposta, abbiamo detto la nostra”.

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