MARTEDI’ SCORSO L’USCITA DELLA SUA AUTOBIOGRAFIA, PASSO OBBLIGATORIO PER OGNI CANDIDATO ALLA CASA BIANCA
Kamala Harris annuncerà formalmente la sua candidatura alla Casa Bianca nel giorno di Martin Luther King, il prossimo 21 gennaio. E’ quanto anticipa la Kcbs, radio della California, lo stato della senatrice afroamericana che da tempo viene considerata una possibile front runner della corsa alla nomination democratica. A fare aumentare le voci di una sua prossima candidatura è stata l’uscita martedì scorso della sua autobiografia – un passo ormai obbligatorio per ogni potenziale candidato alla Casa Bianca – e l’annuncio di un prossimo tour di promozione del libro. La stessa senatrice, in un’intervista ieri alla Cnn, ha dichiarato che una decisione finale sulla candidatura è prossima e che è convinta che gli Stati Uniti siano pronti per una presidente afroamericana.
“Dobbiamo dare più credito agli americani, dobbiamo capire che gli americani sono intelligenti e che decideranno chi sarà il loro leader in base alle sua capacità, il desiderio di guidare, di rappresentare, di dare voce a chi non ha potere”, ha detto Harris. Se Harris annuncerà effettivamente la sua candidatura, sarà la seconda democratica a candidarsi alla nomination dopo Elizabeth Warren, la senatrice del Massachussets che nelle scorse settimane ha creato un comitato esplorativo, primo passo formale verso la candidatura. Si prevede che nei prossimi mesi continuerà ad affollarsi l’agone delle primarie democratiche, che partiranno ufficialmente nel gennaio del prossimo anno. Tra i possibili candidati figura un’altra donna, la senatrice di New York Kirsten Gillibrand, il senatore afroamericano del New Jersey, Cory Booker e l’ex deputato del Texas, che è stato la rivelazione nelle ultime elezioni di midterm nonostante la sua sconfitta al Senato, Beto O’Rourke. Ma non si escludono le candidature di veterani come l’ex vice presidente Joe Biden e del senatore Bernie Sanders, sconfitto nelle primarie del 2016 da Hillary Clinton.