
Nel giorno in cui Mosca celebrava con una grande parata militare l’anniversario della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale, Kiev e i suoi alleati europei si sono riuniti oggi a Leopoli per dare un segnale forte: è stata approvata la creazione di un tribunale speciale incaricato di processare i leader russi per il “crimine di aggressione contro l’Ucraina”.
“Accogliamo con favore il completamento dei lavori tecnici sulla bozza degli strumenti giuridici necessari per istituire, nell’ambito del Consiglio d’Europa, un Tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l’Ucraina”, si legge in una dichiarazione congiunta diffusa dal ministero degli Esteri ucraino.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato con fermezza l’iniziativa: “Deve esserci un’assunzione di responsabilità per la guerra, perché se anche una sola [azione] rimane impunita, ne seguiranno altre”. La decisione congiunta di Kiev e dei partner europei sottolinea la determinazione a perseguire legalmente i vertici russi per l’aggressione militare in corso.
“Con il cancelliere Merz abbiamo innanzitutto discusso di Ucraina. Penso sia importante che il cessate il fuoco di 30 giorni, proposto dal presidente Trump e dal presidente Zelensky, venga accettato e attuato. Allo stesso tempo, concordiamo anche sul fatto che dobbiamo mettere l’Ucraina in una posizione di forza. Questo include un ulteriore supporto economico, militare e politico, e sottolineiamo entrambi che vogliamo raggiungere una pace giusta e duratura”. Lo ha detto Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles con Friedrich Merz, cancelliere tedesco. In mattinata Ursula von der Leyen aveva sentito al telefono Zelensky.