
La tensione tra Stati Uniti e Cina continua a crescere, con Pechino che ha deciso di inasprire le contromisure tariffarie, portandole dall’84% al 125%. Questa mossa rappresenta una risposta all’escalation delle tariffe imposte dagli Stati Uniti.
Il presidente cinese Xi Jinping, durante l’incontro con il premier spagnolo Pedro Sánchez, ha lanciato un appello all’Unione Europea affinché si unisca alla Cina nel contrastare il “bullismo” di Donald Trump. “La Cina e l’Ue – ha detto il presidente cinese, ricevendo il premier spagnolo Pedro Sanchez, in missione a Pechino dopo una visita ad Hanoi alla ricerca di nuovi mercati – devono adempiere alle loro responsabilità internazionali, salvaguardare il trend della globalizzazione economica e un ambiente del commercio internazionale equo e insieme resistere alle pratiche di bullismo internazionale”. E’ intervenuto anche il capo della diplomazia cinese Wang: “La storia non può tornare indietro e gli Stati Uniti non possono agire in modo sconsiderato”, ha dichiarato Wang durante un incontro con il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Mariano Grossi. Secondo Wang, le azioni unilaterali di alcune grandi potenze – tra cui l’uso di dazi da parte di Washington – alimentano “turbolenze e caos” nello scenario internazionale. Il capo della diplomazia di Pechino ha invitato la comunità internazionale a non rimanere in silenzio di fronte a quello che ha definito “bullismo” economico. “La Cina si difenderà con fermezza i propri diritti legittimi, ma anche gli interessi della comunità internazionale”, ha aggiunto Wang, sottolineando il rischio che il mondo venga trascinato “in una giungla dove prevale la legge del più forte”.
Nel frattempo, i mercati finanziari europei hanno reagito con nervosismo, con la Borsa di Milano che ha chiuso la giornata in ribasso dello 0,73%. In forte rialzo i rendimenti dei T-Bond Usa (+11,8 punti al 4,53%), mentre continua la discesa del dollaro.
L’Unione Europea ha avvertito che, in caso di un’ulteriore escalation della guerra commerciale, gli Stati Uniti sarebbero i più colpiti, con una potenziale riduzione del PIL tra il 3,1% e il 3,6%. L’impatto sull’UE, seppur significativo, sarebbe più contenuto, con una stima di riduzione del PIL tra lo 0,5% e lo 0,6%, come dichiarato dal commissario all’Economia Valdis Dombrovskis.
L’amministratore delegato di BlackRock, Larry Fink, ha inoltre lanciato un allarme sulla possibile recessione degli Stati Uniti. La guerra commerciale sembra avere ripercussioni anche sul fronte politico, con Donald Trump che sta registrando un calo nei sondaggi.