
La “Global Sumud Flotilla”, una spedizione umanitaria diretta a Gaza, è stata oggetto di ripetuti attacchi nelle acque internazionali a sud di Creta. Le imbarcazioni, battenti bandiera italiana, inglese e polacca, sono state colpite da droni, bombe sonore e spray urticanti, con almeno due navi che hanno riportato danni. Nessuno dei membri dell’equipaggio è rimasto ferito.
“A partire dall’una e fino alle quattro del mattino abbiamo ricevuto attacchi costanti, prima con materiale urticante e poi con bombe sonore, ossia esplosioni che possono anche fare danni materiali. La nostra imbarcazione ne ha ricevute tre e una ha colpito l’albero, rompendo la vela principale. Eravamo in acque internazionali, ci potevamo fare anche molto male se ci fossimo trovate fisicamente nel punto in cui questi dispositivi sono caduti. Fortunatamente al momento stiamo tutti e tutte bene”. Così l’eurodeputata Benedetta Scuderi da una delle barche della Global Sumud Flotilla.
La giornalista Barbara Schiavulli, direttrice di Radio Bullets, racconta in prima persona i momenti di terrore vissuti a bordo della Global Sumud Flotilla, attaccata nella notte in acque internazionali vicino a Creta. “Prima un’interferenza alla radio, poi una marea di droni e poi delle granate assordanti che hanno colpito e danneggiato alcune barche, tra cui la nostra”, ha dichiarato Schiavulli in un video pubblicato su Instagram.
La “Morgana”, l’imbarcazione su cui viaggia la giornalista insieme ai parlamentari italiani Marco Croatti e Benedetta Scuderi, ha subito danni significativi alla vela principale, che è stata resa “inservibile”. L’attacco, durato circa tre ore, ha costretto l’equipaggio a rimanere al buio e a ricompattarsi con il resto della flottiglia.
Schiavulli ha ribadito la natura pacifica e di solidarietà della missione, volta a portare aiuti umanitari a Gaza, e ha respinto le accuse che definiscono i partecipanti “militanti” o “terroristi”. “Chi ci ha attaccato ci ha definito militanti, terroristi. Ora credo che il Paese dovrebbe decidere da che parte stare, perché noi battiamo bandiera italiana”, ha affermato la giornalista.
L’attacco, secondo Schiavulli, è un atto di “estrema gravità”, in quanto rivolto contro “dei parlamentari, contro un europarlamentare… un infermiere, una giornalista, due capitani e la portavoce della Flotilla”. “Questa è una missione della gente”, ha concluso la giornalista, sottolineando l’importanza di un’azione politica decisa a tutela dei cittadini italiani coinvolti.
Gli attacchi, avvenuti nel cuore della notte, hanno provocato un’immediata reazione diplomatica. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha richiesto a Israele di “tutelare chi è a bordo” e di “agire nel rispetto del diritto internazionale”, come comunicato in una nota della Farnesina.
“Questi attacchi mettono a rischio la vita di chi è a bordo”, ha dichiarato Maria Elena Delia, portavoce italiana della missione, definendo l’episodio “di una gravità intollerabile”. Secondo la portavoce, le imbarcazioni sono state prese di mira da droni militari che hanno deliberatamente danneggiato gli alberi di diverse barche e scaricato sostanze urticanti, oltre a lanciare bombe sonore. Alcune barche, tra cui quella italiana, non sono più in grado di navigare a vela.
Gli organizzatori della flottiglia hanno denunciato sui social media l’uso di “esplosioni, droni non identificati e comunicazioni disturbate”, definendo gli attacchi “operazioni psicologiche” finalizzate a intimidire. “Ogni tentativo di intimidirci non fa altro che rafforzare il nostro impegno,” si legge in un post su Instagram, “continueremo a navigare”.
Maria Elena Delia ha sottolineato la gravità dell’accaduto, definendolo “un attacco all’Italia e agli italiani”, dato che a bordo c’erano imbarcazioni battenti bandiera italiana, inglese e polacca. Anche Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU per i territori occupati, ha chiesto un’immediata azione di protezione internazionale, denunciando gli attacchi e le interferenze radio.
Da parte sua, il ministro Tajani, informato dell’accaduto mentre si trova a New York per l’Assemblea Generale dell’ONU, ha ribadito l’appello a Israele affinché “garantisca l’assoluta tutela del personale imbarcato” e ha chiesto all’ambasciata italiana a Tel Aviv di “assumere informazioni e di rinnovare la richiesta già fatta al Governo di Gerusalemme”.