
La Chiesa Cattolica si prepara ad affrontare un periodo di lutto e transizione dopo la scomparsa di Papa Francesco. La traslazione della salma del Papa nella Basilica Vaticana per l’omaggio di tutti i fedeli dovrebbe avvenire mercoledì mattina, 23 aprile, secondo le modalità che verranno stabilite e comunicate a seguito della prima Congregazione dei Cardinali.
Secondo quanto stabilito dalla costituzione apostolica ‘Universi dominici gregis’, promulgata da Giovanni Paolo II nel 1996 e successivamente modificata da Benedetto XVI e Francesco, si prevede un periodo di circa venti giorni per giungere alla nomina del nuovo Pontefice.
Come riportato in un articolo del quotidiano francese Le Monde, analizzato in Italia dalla rivista Internazionale, la prima fase sarà dedicata all’organizzazione delle esequie. La morte del Papa inaugura un periodo di nove giorni di lutto, i “novemdiales”, durante i quali il camerlengo, attualmente il cardinale statunitense Kevin Farrell, assume il ruolo di amministratore dei beni materiali e delle questioni finanziarie urgenti della “sede vacante”.
Sarà il camerlengo a comunicare ufficialmente il decesso al decano del collegio cardinalizio, l’italiano Giovanni Battista Re, al quale spetterà il compito di convocare le due assemblee dei cardinali: quella generale, che vedrà la partecipazione di tutti i porporati, inclusi gli over 80 non elettori, e quella particolare, composta dal camerlengo e da tre cardinali estratti a sorte (con sostituzione ogni tre giorni), incaricata della gestione degli affari correnti.
L’assemblea generale avrà compiti significativi, tra cui la definizione del giorno, dell’ora e delle modalità di esposizione della salma del Pontefice nella Basilica di San Pietro per l’omaggio dei fedeli. Le norme stabiliscono che il feretro debba essere presentato in una bara semplice, priva di pastorale o altri simboli.
I funerali papali, anch’essi regolamentati nel dettaglio, dovranno svolgersi tra il quarto e il sesto giorno dopo la morte, presumibilmente tra il 25 e il 27 aprile in San Pietro. Solo successivamente verrà fissata la data d’inizio del conclave. I cardinali elettori presenti a Roma dovranno attendere quindici giorni per consentire l’arrivo di tutti gli altri, sebbene in circostanze particolari questo termine potrebbe essere abbreviato, eventualità al momento ritenuta improbabile.
Un elemento di potenziale complessità riguarda il numero dei cardinali elettori. La costituzione apostolica fissa un limite teorico di 120, ma attualmente, per volontà di Francesco, i porporati con meno di 80 anni sono 135, un numero che potrebbe presentare sfide logistiche, considerando che i posti letto disponibili nella residenza di Santa Marta, dove i cardinali saranno reclusi durante il conclave, sono 129, secondo quanto riportato da Le Monde.
Una volta giunti e sistemati, i cardinali entreranno formalmente in conclave. Le porte verranno sigillate e sarà vietata qualsiasi comunicazione con l’esterno. La costituzione apostolica sottolinea con fermezza il divieto di intrattenere conversazioni con i cardinali elettori per chiunque non sia direttamente coinvolto nel processo.
Il momento cruciale sarà quello della votazione, che si svolgerà nella Cappella Sistina, sotto gli affreschi di Michelangelo. Si procederà con due scrutini al mattino e due al pomeriggio, fino a quando un candidato non otterrà i due terzi dei voti. Le votazioni saranno segrete e le schede depositate in un’urna. Dopo tre giorni senza esito, lo scrutinio sarà temporaneamente sospeso per dedicare spazio alla preghiera e, verosimilmente, a colloqui informali tra i cardinali, nonostante i divieti formali. Al termine di ogni giornata senza elezione, la celebre fumata nera sancirà l’esito negativo.
Solo l’emissione di fumo bianco annuncerà al mondo l’elezione del nuovo Papa. Anche in quel momento, un preciso rituale dovrà essere rispettato. Il decano del collegio cardinalizio si rivolgerà all’eletto chiedendogli: “Accetti la tua elezione canonica a sommo pontefice?”. Dopo la risposta affermativa, il nuovo Papa sceglierà il suo nome, che verrà annunciato ai fedeli dalla loggia della Basilica di San Pietro, prima della sua prima apparizione per impartire la benedizione “Urbi et orbi”.
Secondo il protocollo vaticano, i funerali del Pontefice si svolgeranno entro i prossimi nove giorni, seguiti, entro un mese, dall’apertura del conclave per l’elezione del suo successore. Questo periodo sarà preceduto dalle congregazioni generali dei cardinali, momenti di riflessione e preparazione cruciali per il processo di successione.
La Questura di Roma, subito dopo la morte di Papa Francesco, ha attivato nella Sala Operativa in via di San Vitale a Roma il Centro Gestione di Sicurezza Evento, dove tutti i rappresentanti delle forze di Polizia, ma anche degli enti che partecipano alla gestione della sicurezza dei grandi eventi, siedono alle rispettive postazioni radio per
il coordinamento della gestione della sicurezza.
In Piazza San Pietro, l’incredulità e il dolore dei fedeli sono palpabili. Solo domenica mattina, Papa Francesco aveva salutato la folla di pellegrini, un ricordo che ora si carica di profonda commozione.