
L’Ufficio federale tedesco per la Protezione della Costituzione ha ufficialmente classificato il partito Alternativa per la Germania (Afd) come un’organizzazione di “estrema destra”, alimentando un acceso dibattito politico che risuona in tutta Europa. Secondo i servizi di intelligence interni, emergono “prove certe” del profilo estremista del partito.
Nonostante l’etichetta, il governo tedesco ha chiarito che questa designazione non implica automaticamente la messa al bando dell’Afd, sebbene tale possibilità non sia stata esclusa. Markus Söder, presidente della Baviera e leader della Csu, ha dichiarato con fermezza: “Non c’è spazio per i nemici della democrazia”.
La reazione dell’Afd è stata immediata e veemente, con il partito che ha denunciato la decisione come un “intervento motivato politicamente”. Il senatore statunitense Marco Rubio ha rincarato la dose, definendo l’azione una “tirannia mascherata”, mentre il collega J.D. Vance ha paragonato la situazione alla “ricostruzione del muro di Berlino”. Matteo Salvini, leader della Lega, ha espresso “solidarietà all’Afd”.
Nel frattempo, nel Regno Unito, il partito Reform Uk, guidato dal filo-Brexit Nigel Farage, ha ottenuto risultati significativi nelle elezioni amministrative, conquistando anche un seggio alle elezioni suppletive di Runcorn e Helsby, a scapito del partito laburista. Questo risultato rappresenta un duro colpo per il leader laburista Keir Starmer, che si è detto “deluso” dall’esito. Fonti e contenuti correlati