
“Grazie per avermi riportato in piazza”: queste le commoventi parole che Papa Francesco ha rivolto all’infermiere Massimiliano Strappetti, suo assistente negli ultimi momenti, secondo quanto riportato dai media vaticani. La scena si è svolta dopo un sopralluogo nella Basilica di San Pietro, avvenuto il sabato precedente, per verificare il percorso che il Pontefice avrebbe dovuto seguire per affacciarsi dalla Loggia delle Benedizioni. Un momento, quello, segnato da una lieve esitazione da parte del Papa. “Credi che possa farlo?”, avrebbe chiesto Bergoglio a Strappetti, il quale lo ha rassicurato. Il giorno successivo, domenica, Papa Francesco si è affacciato dalla Loggia, salutando per l’ultima volta la folla di fedeli riunita in Piazza San Pietro. Un addio carico di emozione e significato, che ha segnato l’ultimo abbraccio del Pontefice al suo popolo.
Nelle sue ultime ore di vita, prima di entrare in coma, Papa Francesco ha rivolto un ultimo saluto con la mano all’infermiere Massimiliano Strappetti, figura costante al suo fianco. La notizia, diffusa dai media vaticani, ricostruisce i momenti finali del Pontefice.

Secondo le testimonianze, i primi segni di malore si sono manifestati intorno alle 5:30 di lunedì mattina, con un immediato intervento di chi vegliava su di lui. Più di un’ora dopo, disteso sul letto del suo appartamento al secondo piano di Casa Santa Marta, Papa Francesco ha compiuto un gesto di saluto verso Strappetti, per poi cadere in coma. “Non ha sofferto, è avvenuto tutto rapidamente”, hanno riferito coloro che erano presenti in quei momenti conclusivi. Massimiliano Strappetti è l’infermiere che – come disse una volta Francesco – gli salvo’ la vita suggerendogli l’operazione al colon e che il Pontefice ha poi nominato nel 2022 suo assistente sanitario personale. Al suo fianco per tutti e 38 i giorni di ricovero al policlinico Gemelli di Roma e 24 ore su 24 durante la convalescenza a casa Santa Marta.