
Liliana Segre, senatrice a vita e testimone dell’Olocausto, è nuovamente al centro di una tempesta di odio sui social media. L’ondata di insulti è scaturita dalla sua partecipazione alle celebrazioni del 25 aprile a Pesaro, città a cui è legata da ricordi personali, e dalla successiva trasmissione del documentario “Liliana” su Rai 3.
I commenti, apparsi sulle pagine social dell’europarlamentare Matteo Ricci, del sindaco Andrea Biancani e del Comune di Pesaro, spaziano da accuse di “schiavitù di Netanyahu” a insulti come “la più nazista di tutte” e “vecchia il popolo italiano non ti vuole”. Il sindaco Biancani ha definito le parole “gravi” e ha annunciato che Pesaro è “con lei”.
La vicenda ha suscitato un’ondata di solidarietà da parte delle istituzioni e del mondo politico. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso “totale condanna” per gli atti di antisemitismo. Anche il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, e la segretaria del Pd, Elly Schlein, hanno manifestato solidarietà. Carlo Calenda (Azione) e Raffaella Paita (IV) hanno condannato gli “insulti e attacchi vergognosi”.
Le reazioni politiche sono state trasversali: Andrea Crippa (Lega) ha denunciato “l’odio, la rabbia e la violenza” della sinistra, Lucio Malan (Fratelli d’Italia) ha chiesto di punire i responsabili, e il M5S ha affermato che “chi offende Segre offende i valori democratici”. Anche Forza Italia ha espresso solidarietà.
La senatrice Segre, che vive sotto scorta a causa delle continue minacce, ha già presentato denunce in passato. 1 La Procura di Milano ha concluso le indagini su 12 persone accusate di minacce e diffamazione aggravate da motivi di odio razziale. Il suo legale, Vincenzo Saponara, ha presentato una tabella con 246 account social contenenti insulti e minacce.
La situazione si è aggravata dal 7 ottobre 2023, ma la senatrice, che compirà 95 anni a settembre, non ha intenzione di rinunciare al suo impegno nel mantenere viva la memoria dell’Olocausto. Anche la messa in onda del documentario su Rai 3 ha generato una valanga di commenti negativi sui social, alcuni legati alla sua posizione sui vaccini e altri al conflitto a Gaza, nonostante il suo appello per i bambini coinvolti.