
Cecilia Sala è tornata in Italia. Il volo che ha riportato a casa la giornalista è atterrato a Ciampino. Ad accoglierla i genitori, la premier Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani. La prima foto è stata l’abbraccio sulla pista dell’aeroporto militare di Roma col fidanzato. “E’ stato un bel gioco di squadra”, ha commentato la premier. Usa: la gestione del caso è stata “del governo italiano dall’inizio alla fine”.
“Ho il cuore pieno di gratitudine, in testa quelli che alzando lo sguardo non possono ancora vedere il cielo” Così Cecilia Sala , nel suo primo post su Instagram, dopo la sua scarcerazione e il ritorno in Italia, sul quale aggiunge : “Non ho mai pensato, in questi 21 giorni, che sarei stata a casa oggi. Grazie”. Nel post, commentando la foto dell’abbraccio con il compagno Daniele Raineri, appena scesa dall’aereo che l’ha riportata a Roma da Teheran, scrive: “Ho la fotografia più bella della mia vita”.
“Ringrazio tutti quelli che mi hanno tirato fuori”, ha detto la giornalista rientrando nella sua casa di Roma. A seguito dei 21 giorni di detenzione in Iran, oggi il ritorno in Italia: dopo lo sbarco a Ciampino, la reporter romana è stata ascoltata dai carabinieri del Ros sulla sua carcerazione in Iran.

La situazione di Cecilia Sala si è sbloccata “definitivamente questa notte e poi il direttore dell’Aise, il generale Caravelli, è andato a Teheran per l’ultimo colloquio e poi a riprendere Cecilia Sala e accompagnarla. E’ stato un grande lavoro, dal giorno dal suo fermo, del ministero degli Esteri, dell’intelligence, della presidenza del Consiglio con un intervento diretto della presidente del Consiglio che ha partecipato alle riunioni per cercare, attraverso una difficile operazione diplomatica e di intelligence, di riportare in Sala Italia . Lo ha detto Antonio Tajani ieri sera a 5 minuti, su Raiuno. La visita della Meloni a Mar a lago, da Trump, “ha avuto un effetto politico ma già si stava sbloccando con lavoro politico, generale, per far capire che l’Italia parlava con gli Stati Uniti, ma non una conseguenza diretta sulla liberazione di Sala », ha spiegato il ministro degli Esteri. “Da due o tre giorni avevamo capito che eravamo quasi arrivati alla conclusione di questa vicenda”, ha detto poi a Porta a Porta sulla liberazione di Cecilia Sala . “Stamattina l’ambasciarice è andata al carcere per la visita consolare e le hanno detto la visita è annullata per una buona notizia, l’ambasciarice ha capito e mi ha telefonato”, ha raccontato il ministro degli Esteri spiegando tra l’altro: ” Anche la famiglia è stata eccezionale, la mamma e il papà ci hanno dato una mano”. “La Santa Sede non ha dato una mano in maniera operativa ma c’è sempre stato sostegno. Ma non c’è stato un intervento del Vaticano”, ha spiegato Tajani.

Nel breve comunicato diffuso da Palazzo Chigi si parla di un “intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence” per ottenere la liberazione di Cecilia Sala da parte delle autorità iraniane. E’ l’Aise, il servizio di sicurezza estero guidato Gianni Caravelli (volato a Teheran con l’aereo di Stato per recuperare la giornalista) a giocare un ruolo decisivo nelle trattative. Meloni “esprime gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile” il ritorno di Sala . E informa personalmente i genitori della giornalista, Renato Sala ed Elisabetta Vernoni, insieme ai quali attenderà il rientro della cronista all’aeroporto di Ciampino: presenti anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, oltre al fidanzato di Sala , il giornalista de Il Post Daniele Raineri. Come si vede nelle immagini dello staff della Presidenza del Consiglio, un lungo applauso accoglie Cecilia Sala, visibilmente commossa, nella saletta dell’aeroporto: “Non dire niente, adesso devi solo stare serena, ok? Sono qui per ringraziarti e per dirti che sei stata forte”, le parole della premier Meloni, udibili a malapena. I riflettori ora restano accesi su Abedini, che rappresenta l’altra ‘faccia’ della medaglia del caso Sala . Il quotidiano statunitense Wall Street Journal scrive infatti che “nel quadro dell’accordo” che ha consentito la liberazione del giornalista “ci si aspetta che l’Italia rilasci l’imprenditore iraniano Mohammad Abedini”, che gli Stati Uniti hanno chiesto di estradare con l ‘accusa di aver fornito tecnologia per droni ai militari iraniani. Fonti giudiziarie citate dal giornale Usa spiegano che Abedini dovrebbe essere rilasciato dal carcere milanese di Opera con uno “slittamento di tempi, ma possibilmente nei prossimi giorni”.