
I tecnici dell’Ecofin hanno dato il via libera all’iter avviato dalla Commissione. Juncker: “Vorrei evitarla ma questo dipende dagli impegni che prendera’ il governo”. Conte: “Trattiamo ma niente manovra correttiva, l’austerity e’ dannosa”. Tria: “Un compromesso e’ nell’interesse dell’Italia”. Nuovo vertice tra il premier, Salvini e Di Maio.
I tecnici dei ministeri del Tesoro dei 28 governi riuniti nel Comitato economico e finanziario, hanno approvato la raccomandazione della Commissione europea che definisce ‘giustificata’ l’apertura di una procedura per deficit eccessivo nei confronti del nostro paese. La palla torna adesso di nuovo alla Commissione, che nella riunione del collegio del 26 giugno o del 2 luglio (in concomitanza con il primo giorno di legislatura del nuovo parlamento) puo’ raccomandare la procedura e fissare il target e i tempi per la riduzione del debito italiano. L’ultima tappa, quella decisiva, e’ il 9 luglio, quando la riunione dell’Ecofin potrebbe mettere ufficialmente il bollo definitivo a un percorso di rientro che rischia di ingabbiare i conti pubblici italiani per anni.
“Questo problema dell’Italia e’ un problema serio”. Lo ha detto il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker in un’intervista a Politico.eu. “Non voglio umiliare la Repubblica italiana con dichiarazioni pubbliche, perche’ ne ho il piu’ grande rispetto per diverse ragioni – ha aggiunto Juncker -, ma riteniamo che si stia muovendo in una direzione sbagliata”. “Noi dobbiamo prendere le decisioni pertinenti in questo quadro, e penso che l’Italia corra il rischio di restare in stato di infrazione per anni, nella procedura per deficit eccessivo; vorrei evitarlo, ma questo – ha avvertito Juncker – dipenderà dagli impegni che prenderà il governo italiano”. “L’Italia è l’Italia – ha proseguito – e ha i suoi problemi, diversi da quelli degli altri Paesi, ma simili per quanto riguarda le dimensioni. Abbiamo introdotto misure di flessibilità che tengano conto delle riforme strutturali, dei cicli economici, dei terremoti e di altre priorità”. Juncker ha precisato: “Lo sanno tutti, ma nessuno lo sa in Italia perché il governo italiano dà l’impressione che la Commissione sia contro l’Europa meridionale e non tenga presente le specificità del Paese”. “La situazione dell’Italia sarebbe di gran lunga peggiore se non avessimo introdotto dei criteri di flessibilità, per giunta senza il consenso degli stati membri che però non non dissero di no”, ha aggiunto Juncker.
“Con Juncker, lo posso dire, ho un rapporto molto cordiale, direi amicale, gli riconosco molta lealta’ anche nella fase molto travagliata di dicembre: ha dato una grossa mano all’Italia. All’amico Juncker quando dice che sbagliamo direzione rispondo che ha sbagliato lui direzione sulla Grecia. Lo dico con la massima cordialita’: prima di attribuirci un torto mi lasci dialogare e aggiornarlo sui conti”. Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi.