
A Ostuni l’ultimo saluto a un eroe, il brigadiere capo Carlo Legrottaglie, caduto in servizio a pochi giorni dalla meritata pensione. A rendere omaggio al carabiniere, ucciso giovedì scorso in un tragico scontro, c’è anche la più alta carica dello Stato, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Accolto dal sindaco di Ostuni Angelo Pomes, dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e dal prefetto di Brindisi Luigi Carnevale, il Capo dello Stato ha voluto salutare in prima persona la moglie Eugenia e le due figlie gemelle Carla e Paola, 15 anni, alle quali ha rivolto parole di conforto.
Un lungo, commosso applauso ha accolto l’arrivo della bara, avvolta nel Tricolore. Portata a spalla da colleghi in alta uniforme, attraversa un cordone silenzioso di carabinieri, testimonianza visibile dell’affetto e del rispetto per un uomo che ha dato la vita per lo Stato.


Il Presidente Mattarella, con un gesto di profonda umanità, si è stretto alla moglie e alle due figlie gemelle di Carlo, appena quindicenni, e ai genitori del militare, un abbraccio che racchiude il dolore e il cordoglio di un’intera nazione. Carlo Legrottaglie, 59 anni, aveva già in mente i progetti per la pensione: un viaggio in moto, la libertà dopo anni di onorato servizio. Ma la mattina del 12 giugno, il destino lo ha strappato ai suoi cari. Ancora in divisa, era impegnato in un inseguimento: un’auto rubata che non si era fermata all’alt. I due occupanti, fuggiti a piedi nelle campagne, sono stati inseguiti dal brigadiere. Uno di loro si è voltato e ha fatto fuoco, colpendo in pieno Legrottaglie.
Durante l’omelia, monsignor Gian Franco Saba ha ricordato il sacrificio di Carlo: “Carlo ha offerto la sua vita adempiendo al proprio dovere con generosità e amore. Ha dato tutto, ha dato la sua vita, le sue energie fino all’ultimo”.
Marco Guardo, comandante del nucleo radiomobile della compagnia di Francavilla, dove Legrottaglie prestava servizio, ha assicurato che “la sua famiglia non sarà sola: ora ognuno di noi è un papà per le figlie. Vedere quelle bambine piangere è stato una cosa inaccettabile”. Una promessa di vicinanza e sostegno in un momento di indicibile sofferenza.


Alle esequie hanno presenziato numerose autorità civili e militari, a testimonianza del tributo dovuto a un servitore dello Stato. Presenti i ministri dell’Interno Matteo Piantedosi e della Difesa Guido Crosetto, il vicepresidente della Commissione Europea Raffaele Fitto, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Salvatore Luongo e, in rappresentanza della Polizia di Stato, il direttore Centrale della Polizia criminale Raffaele Grassi.
Al termine delle celebrazioni, mentre la salma veniva portata via, alcuni bambini hanno lasciato volare in cielo palloncini con i colori dell’Arma, un gesto di innocenza e speranza in mezzo al lutto. Il Presidente Mattarella si è fermato ancora sul sagrato, un ultimo tentativo di confortare i familiari distrutti dalla perdita del loro caro Carlo.