
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, non ha usato mezzi termini per esprimere la sua esasperazione riguardo agli ultimi sviluppi in Medio Oriente. Parlando con i giornalisti, Trump ha dichiarato che Israele e l’Iran “non sanno che c…. stanno facendo”.
Il presidente ha accusato entrambi i Paesi di aver violato l’accordo di cessate il fuoco che lui stesso aveva annunciato la notte precedente. Pur esprimendo insoddisfazione per l’Iran, Trump ha persino ipotizzato che Teheran possa aver lanciato un missile balistico contro Israele “per errore”.
“Non sono contento di questo”, ha affermato Trump con tono deciso. “Fondamentalmente abbiamo due Paesi che combattono da così tanto tempo e così duramente che non sanno cosa diavolo stanno facendo.” Le parole del presidente riflettono una chiara frustrazione per la persistente instabilità nella regione e per l’apparente incapacità delle parti di rispettare gli accordi di tregua.
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso una crescente frustrazione nei confronti di Israele, accusandolo di non agire “in buona fede” riguardo alle violazioni del cessate il fuoco con l’Iran. Le dichiarazioni, rilasciate durante un’intervista con Lawrence Jones di Fox & Friends e successivamente a bordo dell’Air Force One, evidenziano una posizione inattesa del leader americano, più critico verso l’alleato israeliano che verso Teheran.
Secondo quanto riportato da fonti della Casa Bianca alla CNN e ad Axios, Trump avrebbe avuto una telefonata “eccezionalmente risoluta e diretta” con il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Durante la conversazione, avvenuta prima della partenza per il vertice NATO, Trump avrebbe espresso chiaramente le sue preoccupazioni e le aspettative per il mantenimento della tregua. Una fonte ha riferito che Netanyahu “ha compreso la gravità della situazione e le preoccupazioni espresse dal presidente Trump”.
Contestualmente, Trump ha ribadito la sua ferma opposizione a qualsiasi tentativo di rovesciare il regime iraniano. “Non voglio vedere un cambio di regime in Iran”, ha dichiarato Trump, “un cambio di regime crea caos”. Il presidente americano ha inoltre minimizzato le ambizioni nucleari di Teheran, affermando che “l’Iran non avrà un’arma nucleare. È l’ultima cosa che gli passa per la testa in questo momento”. Questa posizione contrasta con la linea dura spesso adottata nei confronti dell’Iran.
Inizialmente, Israele aveva pianificato un massiccio bombardamento su Teheran. Tuttavia, a seguito delle forti pressioni di Trump, il piano è stato significativamente ridotto. Secondo fonti israeliane, alla fine è stato deciso di “ridurre significativamente l’attacco, annullare i raid su un gran numero di obiettivi e colpire solo un sistema radar fuori Teheran”. Questo attacco “simbolico” sarebbe il risultato diretto dell’intervento di Trump, nonostante Netanyahu avesse inizialmente resistito, accusando Teheran di aver violato la tregua con il lancio di due missili, circostanza smentita dall’Iran.