
Giorgia Meloni incontrerà Donald Trump a Washington il 17 aprile. E in quell’occasione proporrà la formula “zero per zero” sui dazi, già proposta da Ursula von der Leyen. Nel frattempo, il governo italiano stanzia 25 miliardi di euro, tra risorse del Pnrr e fondi di coesione, per sostenere imprese e lavoratori, proponendo un “nuovo patto” per affrontare la questione dei dazi.
La presidente del Consiglio ha incontrato le categorie economiche a Palazzo Chigi per discutere le misure e le strategie da adottare. Erano presenti i vicepresidenti Antonio Tajani e Matteo Salvini, i ministri Giancarlo Giorgetti, Adolfo Urso, Tommaso Foti e Francesco Lollobrigida, e i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari.

Meloni ha ribadito che la decisione di Trump è “assolutamente sbagliata” e danneggerà sia l’Europa che gli Stati Uniti. Tuttavia, gli impatti per l’Italia sono al momento difficili da quantificare. Le esportazioni italiane negli Stati Uniti rappresentano circa il 10% del totale, e i dazi potrebbero ridurre questa quota, ma non azzerarla. Meloni ha sottolineato l’importanza di evitare “panico” e “allarmismo”, che potrebbero causare più danni della misura stessa.

La strategia del governo si basa su tre direttrici. Negoziato con gli Usa: l’obiettivo è lavorare con l’Unione Europea per raggiungere un accordo positivo, seguendo la formula “zero per zero” già proposta da Ursula von der Leyen. Meloni affronterà la questione con Trump durante il suo viaggio a Washington. Cambio di passo in Europa: Meloni chiede all’Europa di rafforzare la competitività delle imprese, accelerare il mercato unico e la riforma del mercato elettrico, e semplificare le regole. Propone inoltre una “moratoria regolatoria” e la salvaguardia del mercato interno dalla sovrapproduzione di Cina e altri paesi asiatici. Sostegno all’economia italiana: Il governo stanzia 25 miliardi di euro, provenienti dalla rimodulazione del Pnrr e dei fondi di coesione, per sostenere l’occupazione e la produttività. Altri fondi saranno destinati a ridurre i costi dell’energia per famiglie e microimprese, e verranno potenziati gli strumenti di sostegno all’export.