MIGRANTI. VIMINALE, IL GOVERNO VA AVANTI

“Sul protocollo Italia-Albania il governo andrà avanti nella convinzione che il contrasto all’immigrazione irregolare sia la strada da combattenti per combattere gli affari dei trafficanti senza scrupoli”. Lo sottolineano fonti del Viminale, secondo cui “c’è stata piena convergenza dell’Ue”. 

 Il ‘modello Albania’ dell’Italia è ‘largamente condiviso in Ue’. Lo affermano fonti del Viminale, sottolineando che nel consiglio dell’Ue degli Affari Interni tenutosi a Varsavia questa settimana, ‘la posizione del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, è stata largamente condivisa dai colleghi presenti’. ‘I partner europei in piena sintonia con la Commissione stanno pensando di rafforzare le norme dell’Ue che sostengono le procedure in frontiera applicate anche in Albania non solo con una anticipazione dell’entrata in vigore di alcune norme del Patto ma anche con soluzioni innovative. Gli stessi documenti discussi a Varsavia contengono un esplicito riferimento proprio al Protocollo Italia Albania come valido esempio di cooperazione innovativa con un Paese terzo. È il modello da cui partire per la realizzazione di veri e propri hub regionali sui quali c’è stata piena convergenza da parte dei Ministri europei’, aggiungono le stesse fonti, che aggiungono come il protocollo Italia-Albania ‘è il modello da cui partono per la realizzazione di veri e propri hub regionali sui quali c’è stata piena convergenza da parte dei Ministri europei . Il governo, pertanto, andrà avanti nella convinzione che il contrasto all’immigrazione irregolare che si avvantaggia dell’utilizzo strumentale delle richieste di asilo sia la strada da comune per combattere gli affari dei trafficanti senza scrupoli’.

Risponde la segretaria del Pd Elly Schlein: ‘Il modello Albania della destra è un fallimento totale. Per fortuna quelle persone stanno tornando e i giudici non hanno fatto altro che applicare una sentenza della Corte di giustizia europea. I nostri deputati e senatori sono in Albania e hanno detto una cosa che voglio riportarvi: ‘Qui stanno i torturati di Almasri mentre lui è stato riportato a casa con un volo di Stato con tutti gli onori. Questa è la sintesi di quello che stanno facendo’. 

 ‘Ho sempre pensato, sin dall’inizio, che il cosiddetto ‘modello Albania’ non poteva funzionare. Sono per un controllo rigidissimo delle frontiere che si fa facendo accordi con Paesi come la Tunisia, il Niger o la Libia. Quello che non si può fare è montare una struttura come quella albanese ben sapendo che ci andrà un numero bassissimo di migranti. Sono soldi pubblici buttati al vento’. Così il leader di Azione, Carlo Calenda, a margine della visita all’acciaieria Ori Martin, a Brescia.

“La destra dovrebbe spiegare agli italiani perché sta spendendo un miliardo di euro per realizzare i centri per migranti in Albania, mentre queste risorse potrebbero essere utilizzate per la sanità pubblica nel nostro Paese.” Così Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra.

“La decisione della Corte d’Appello sui migranti detenuti in Albania era prevista e prevedibile perche’ scontata. Anche il governo lo sapeva ma ha voluto forzare la mano per esasperare lo scontro con la magistratura. Ora prenda atto del fallimento delle proprie politiche sull ‘immigrazione anziche’ continua a danneggiare le istituzioni”. Lo afferma il segretario di Più Europa, Riccardo Magi.

“Tutti e 5 i giudici che ieri hanno firmato i provvedimenti della Corte di appello provengono dalla Sezione specializzata del Tribunale di Roma. Sono addirittura ancora sul portale pubblico di Giustizia. Quindi, il governo e il Parlamento hanno trasferito la competenza alla Corte di Appello per sottrarla alle Sezioni specializzate del Tribunale e loro migranti in massa, grazie anche al provvedimento del presidente della Corte che glielo consente. Una chiara presa in giro del Parlamento. Anche le opposizioni dovrebbero far sentire la propria voce di sdegno. Perché si può essere d’accordo o meno con una legge dello Stato, ma in democrazia la legge si rispetta e si applica. E questo vale anche per chi fa parte della magistratura”. Lo dichiarano i capigruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati ed al Senato, Galeazzo Bignami e Lucio Malan.

“Noi siamo sereni ma determinati. Faremo quello che abbiamo promesso agli italiani, il resto non ci intralcia”. Così il responsabile dell’organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, lasciando la Direzione del partito. “Abbiamo parlato delle campagne di Fratelli d’Italia, abbiamo parlato dei successi In questi 2 anni del governo Meloni -spiega- e di quanto tutte le previsioni della sinistra erano sbagliate su tutti i disastri che sarebbero accaduti. Abbiamo programmato le prossime attività di Fratelli d’Italia”.

Facci sapere cosa pensi