
Con 215 voti contrari, 119 favorevoli e nessun astenuto l’aula della Camera ha respinto la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni contro il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Il ministro della Giustizia attacca le opposizioni: ‘Le loro osservazioni ricordano i libelli dell’inquisizione’, dice, aggiungendo di avere ‘il sospetto che si tratti di un attacco programmato per evitare la riforma della separazione delle carriere e il sorteggio per l’elezione del Csm’. Ma ‘la riforma va avanti’, assicura il guardasigilli. ‘Lei ha mentito a quest’Aula ed è per questo che secondo noi deve dimettersi’, l’accusa di Boschi (Iv) in Aula.
“Spero di sbagliarmi, ma vorrei essere chiaro: quali che siano gli attacchi – giudiziari, politici, di stampa, parlamentari – noi non vacilleremo e non esiteremo: la riforma andrà avanti e più saranno violenti, impropri, sciatti gli attacchi contro di noi, più noi saremo forti e determinati. Più voi farete del vostro peggio, più noi faremo del nostro meglio”. Lo afferma il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo alla Camera dei deputati dove è stata votata la mozione di sfiducia nei suoi confronti sul caso Almasri.
Nella seduta precedente “il ministro è stato accusato di essere responsabile del numeri dei suicidi in carcere, dei magistrati fuori ruolo, dell’obbligatorietà dell’azione penale, di un panpenalismo, del problema delle madri detenuti, della salute nelle carceri, perfino della confisca dei beni a Cavallotti che è stato assolto, dell’abbattimento dell’arretrato civile, della crociata contro le intercettazioni, del dossieraggio dei parlamentari. Poi le censure si sono estese all’interno del governo e alla presidenza del consiglio accusati di malafede, incoerenza, falsità, slealtà verso la Camera e di violazioni del diritto internazionale e violazioni del diritto di riservatezza”, afferma il ministro della Giustizia, spiegando che tutto ciò ricorda “i libelli dell’inquisizione, mancano solo le accuse finali di simonia e bestemmia e siamo apposto”.
“È certo che la mozione di sfiducia con la vicenda Almasri non c’entra nulla”. Così il capogruppo FdI alla Camera Galeazzo Bignami parlando in Aula nelle dichiarazioni di voto sulla mozione di sfiducia al ministro Carlo Nordio. “Ci vuole coerenza”, aggiunge, facendo riferimento a una “sinistra doppiopesista”.”La verità è che voi eravate dalla parte della Rada (Forze speciali di deterrenza libiche, ndr) ieri e oggi – aggiunge -. Argomentate chiedendo le dimissioni del ministro, ma per prima cosa dovreste dimettervi voi e la vicenda Almasri in questa richiesta di dimissioni non c’entra nulla”.
“State tranquilli, non ve ne facciamo passare una, siamo stufi”. Lo ha affermato Galeazzo Bignami, capogruppo di Fdi alla Camera, rivolgendosi alle opposizioni. Il meloniano cita poi Bertinotti che “aveva minacciato di lanciare un libro contro la Meloni, mentre io pensavo che avrebbe lanciato un rolex”, ricordando pure la vicenda di Prodi con la giornalista di Quarta Repubblica’.
“Lei non può continuare a ricoprire il ruolo di ministro della Giustizia non perchè è l’unico responsabile dei disastri del governo ma perchè poteva e doveva evitarlo. Ha scelto le ragioni di partito sul diritto. Noi votiamo a favore della mozione di sfiducia per lealtà verso un’Italia migliore di chi la governa”. Lo ha detto Elly Schlein in aula alla Camera sulla sfiducia al ministro Nordio. E aggiunge: “Dov’è la presidente del Consiglio? Perchè fugge? Mentre i ministri sono costretti ad assumersi la responsabilità delle decisioni che lei ha preso, lei resta nascosta nell’ombra”. “La sua difesa d’ufficio di un torturatore libico rappresenta una delle pagine più vergognose a cui questo Parlamento è stato sottoposto” nonostante su “pagine vergognose il governo di cui fa parte non si è mai risparmiato”, dice la segretaria del Pd Elly Schlien. “Per quante omissioni, falsità e tentativi di sviare avete provato a mettere in campo, i fatti restano chiari: contravvenendo a una esplicita richiesta di arresto da parte di Cpi e a causa della sua mancata risposta, l’arresto non è stato convalidato e Almasri è stato riportato a Tripoli con tutti gli onori. Libero di continuare, e a me toglierebbe il sonno, di uccidere e stuprare”.
“Ministro, lei anche oggi ci ha parlato di temi che nulla c’entrano con la questione Almasri. Lei ha fatto un giuramento che le impone il rispetto della Costituzione e della legge e invece ha violato entrambe, oltre a dire cose destituite di fondamento dentro quest’aula. Lei aveva il dovere di parlare con la Cpi e risolvere eventuali problemi che ostacolavano l’arresto di Almasri, la legge non le dà alcuna possibilità di valutare e scegliere, lei doveva solo dare seguito al mandato di arresto della Cpi emesso verso un delinquente accusato di crimini di guerra e contro l’umanità. L’Italia si vergogna di ciò che è avvenuto, non è pensabile che il nostro Paese arretri di fronte alla legalità, siamo uno stato di diritto, da noi le leggi vincolano i cittadini così come il governo”. Lo ha detto il deputato M5S Federico Cafiero De Raho.
In relazione alla mozione di sfiducia al guardasigilli Nordio alla Camera, “sono 30 anni che non c’e’ una mozione di sfiducia che passi” e quando non passa “quello che e’ oggetto della mozione di sfiducia dice ho ricevuto la fiducia del Parlamento”, ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, conversando con i cronisti davanti a palazzo Giustiniani. “Le mozioni di sfiducia non le abbiamo mai sottoscritte”, ha aggiunto invitando ad evitare una nuova mozione di sfiducia nel confronti del ministro del Turismo, Daniela Santanche’, che “forse sta agli sgoccioli”, infatti “secondo me se ne sta andando”.
“Ci fa molta rabbia e proviamo vergogna per quello che abbiamo sentito in Parlamento. Lei ha mentito, non ha avuto il coraggio di nominare le vittime del boia Al Masri. La guardo negli occhi, da uomo a uomo, e le dico che non ha avuto il coraggio”. Lo ha detto Angelo Bonelli.
“Il ministro Nordio ancora una volta non ha saputo trattenersi e ha detto con veemenza la verità: la riforma della giustizia per la separazione delle carriere è una vendetta contro la magistratura, le opposizioni e la stampa che hanno espresso in vario modo e su diversi aspetti le loro critiche e le loro preoccupazioni sulle decisioni del governo in materia di giustizia. Per non lasciare dubbi, anche il capogruppo di Fdi Bignami lo ha ribadito. Un’altra verità dopo quella del suo sottosegretario Delmastro, che ha confessato l’obiettivo finale del governo: mettere le procure sotto il controllo e le direttive del governo, così sarà sancito definitivamente che la giustizia non è uguale per tutti”. Lo afferma la deputata Valentina D’Orso, capogruppo M5S nella commissione Giustizia.
“Lei, ministro Nordio, ha mentito e deve dimettersi”. Lo ha detto, in Aula alla Camera, la presidente dei deputati di Italia viva, Maria Elena Boschi, rivolgendosi al guardasigilli durante la dichiarazione di voto sulla mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Giustizia. “La verita’ prima di tutto – ha aggiunto la parlamentare -. Il governo ha il dovere di rispondere e di dire la verita’, ma su Almasri non e’ stata detta e qui c’e’ il fallimento di questo esecutivo. La presidente del Consiglio non ha risposto. Nordio ha spiegato in Aula che il generale libico e’ stato liberato per un cavillo giuridico e mentre lo diceva, il resto del governo ha continuato ad affermare, ovunque tranne che in Parlamento, che e’ stato scarcerato per interesse nazionale. Noi non vogliamo che Nordio si dimetta perche’ indagato, perche’ noi siamo e restiamo garantisti, ma – ha sottolineato l’esponente di Iv – perche’ ha mentito”.