
E’ apparso in Piazza San Pietro al termine della Santa Messa in occasione del Giubileo degli Ammalati accolto dagli applausi dei fedeli e dei pellegrini lì riuniti. Si tratta della prima uscita del Pontefice dopo il rientro a Casa Santa Marta al termine della lunga degenza all’ospedale Gemelli. “Buona domenica a tutti, grazie tante” sono state le sue parole pronunciate alla piazza.
“Buona domenica a tutti, grazie tante”. Sono le parole pronunciate al microfono da Papa Francesco arrivato in carrozzina sull’altare allestito in piazza San Pietro per la Messa del Giubileo degli ammalati. Il
Papa è arrivato a sorpresa al termine della celebrazione presieduta da mons. Fisichella, è stato accompagnato in sedia a rotelle, passando tra le fila dei fedeli sul sagrato. Dopo la benedizione, il Pontefice ha lasciato la piazza, tra gli applausi dei pellegrini.
Papa Francesco, comparso per alcuni minuti in piazza San Pietro per il Giubileo degli ammalati e del personale sanitario, ha voluto “salutare con affetto” i tanti pellegrini presenti e li ha voluti “ringraziare di cuore per le preghiere elevate per lui per la sua salute” nei giorni del ricovero in ospedale e quelli della sua convalescenza. Parole pronunciate nelle diverse lingue da alcuni lettori. Il Papa, sempre attraverso i lettori, ha voluto “impartire la benedizione apostolica”.

“Carissimi, come durante il ricovero, anche ora nella convalescenza sento il ‘dito” di Dio’ e sperimento la sua carezza premurosa Nel giorno del Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità, chiedo al Signore che questo tocco del suo amore raggiunga coloro che soffrono e incoraggiano chi si prende cura di loro”. Lo afferma
Papa Francesco nel testo preparato per l’Angelus. “E prego per i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari, che non sempre sono aiutati a lavorare in condizioni adeguate e, talvolta, sono perfino vittime di aggressioni – continua il Pontefice -. La loro missione non è facile e va sostenuta e rispettata”. “Auspico che si investano le risorse necessarie per le cure e per la ricerca, perché i sistemi sanitari siano inclusivi e attenti ai più fragili e ai più poveri”, aggiunge.
“Auspico che si investano le risorse necessarie per le cure e per la ricerca, perche’ i sistemi sanitari siano inclusivi e attenti ai piu’ fragili e ai piu’ poveri”, scrive il Papa. “Come durante il ricovero, anche ora nella convalescenza sento il ‘dito di Dio’ e sperimento la sua carezza premurosa”. Lo scrive Papa Francesco nell’Angelus, il cui testo viene solo diffuso. “Nel giorno del Giubileo degli ammalati e del mondo della sanita’, chiedo al Signore che questo tocco del suo amore raggiunga coloro che soffrono e incoraggi chi si prende cura di loro”, aggiunge il Pontefice. Poi ringrazia le detenute del carcere di Rebibbia per il biglietto che ha ricevuto. “Nella Giornata mondiale dello sport per la pace e lo sviluppo – aggiunge – auspico che lo sport sia segno di speranza per tante persone che hanno bisogno di pace e di inclusione sociale, e ringrazio le associazioni sportive che educano concretamente alla fraternita’”.